lunedì 31 gennaio 2011

La letteratura è un cortile

La letteratura è un cortile, di Walter Mauro, esce in questi giorni e dal 28 Gennaio sarà in promozione in tutte le Feltrinelli d'Italia.
Questo libro è il cortile dove finalmente raduna tutti gli amici di una vita. Anche, soprattutto quelli che adesso gli mancano. Poeti con le tasche colme di fogli, scrittori. Calvino armato di forbici, Moravia e la sua impazienza, Pasolini spericolato, Sciascia taciturno. Rafael Alberti ripensa a García Lorca, Carlo Levi chiede notizie di Neruda, Montale lascia in eredità un cappotto, Marquez ha paura di volare. Gli entusiasmi e le sconfitte; la musica, tantissima musica – la partitura di un’esistenza irripetibile che è un lungo tratto di storia del ’900. Percorsa a ritroso con il passo allegro, mai nostalgico, “da marinaio appena sceso dalla nave che ha circumnavigato il mondo”.
(estratto dal comunicato stampa).
A questo link potete scaricare e leggere gratuitamente un assaggio di lettura del libro.

giovedì 27 gennaio 2011

Il percorso senza fine delle strade blu

Le strade blu sono quelle vie secondarie degli Stati Uniti che difficilmente appaiono sulle cartine. Strade blu è anche il titolo di un libro di William Least Heat-Moon. Un libro uscito nel 1989. Tanti anni fa, quindi. Tanti anni, forse troppi. Non ricordo nemmeno più il motivo per cui me lo procurai e del perché me lo lessi d'un fiato. Forse cercavo delle risposte (quante risposte cerchiamo mai, nei libri che leggiamo). Oppure volevo semplicemente unire altre domande alla teoria infinita di quelle che mi ponevo e che sapevo sarebbero rimaste perse nel vuoto.
Ho sempre provato un grande pudore nel parlare di questo libro, nel coniugare le mie impressioni a quelle che nascevano da quelle pagine. Una storia apparentemente semplice. Un uomo che ha perso tutto (nel lavoro, negli affetti) decide di compiere un viaggio. Un viaggio attraverso le strade meno battute degli Stati Uniti. Attraverso quelle vie che non sono neanche lontanamente riconducibili all'immagine che la cultura americana (ancora una volta americana per statunitense, ancora una volta la parte per il tutto, ancora una volta l'ostensione di quella infinita potenza che gli Usa hanno nel raccontarsi e nel narrarsi come paradigma del mondo) riflette di se stessa e del proprio paese. Nemmeno Nashville, di Altman, si era così avvicinata a raccontare la parte sconosciuta e profonda dell'impero.
Least Heat-Moon descrive un viaggio, una serie di ritratti, una serie di dialoghi che culminano nell'incontro con uno studente universitario di origini nativo-americane (come nativo-americano è lo stesso autore del libro, e ne fa fede il cognome) che gli dimostra, nel richiamare gli insegnamenti del suo popolo, come ogni viaggio sia destinato a ritornare al suo punto di partenza. Ogni esplorazione, di una terra sconosciuta così come della nostra anima (terra altrettanto sconosciuta), ci porta necessariamente all'origine di quella esplorazione.
Non esiste niente di nuovo se non la continua ricerca e scoperta di se stessi che, dopo tanto peregrinare, ci porterà di fronte alla nostra stessa anima.
Tanto tempo è passato da quei giorni in cui lessi quelle pagine. Oggi scopro che su tumblr (vero e proprio luogo della più vivace e viva cultura pop) da qualche tempo appaiono citazioni tratte da Strade blu. E nel loro rivivere, nel loro perpetuarsi, fanno sì che quel lungo viaggio alla ricerca del punto di partenza, alla ricerca di noi stessi, riprenda vigore e continui.
Un libro.
Strade blu, di William Least Heat-Moon (Einaudi).

martedì 25 gennaio 2011

La Giornata della Memoria 2011

La Giornata della Memoria
Parole e musica raccontano la Shoah

“Sognavamo nelle notti feroci”
Mercoledì 26 gennaio 2011 ore 9,00 e ore 11,00 - Istituto Bordoni - Pavia
“Una fossa nell’aria”
Giovedì 27 gennaio 2011 ore 9,00 e ore 11,00 - Auditorium Liceo Copernico - Pavia
“Melodia di un esilio”
Giovedì 27 gennaio 2011 ore 21,00 - Santa Maria Gualtieri - Pavia


Le celebrazioni che ogni anno coinvolgono tutto il Paese nel ricordo della tragedia della Shoah vedono anche la nostra città in prima fila nel proporre al pubblico occasioni di riflessione dedicate al tema in questione, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per la ricorrenza del Giorno della Memoria. La rassegna culturale Quattro chiacchiere con…, predisposta dalla Biblioteca Bonetta in collaborazione con l’Università degli Studi, gli Istituti superiori della città e la Libreria CLU propone per questo gennaio 2011 alcuni appuntamenti molto interessanti e di elevato spessore didattico.
Giovedì 27 gennaio 2011 alle ore 17,30 presso santa Maria Gualtieri “Lager e…oltre”. Clemente Ferrario, Giulio Guderzo e Virginio Rognoni ricorderanno due grandi antifascisti pavesi: Ferruccio Belli e Enrico Magenes. Entrambi deportati nei lager nazisti a Flossenburg e Dchau; il primo militante del Partito comunista pavese, il secondo dirigente diocesano dell’Azione Cattolica e fondatore della Democrazia Cristiana pavese, la storia di due importati dirigenti politici e di una grande amicizia.



“Sognavamo nelle notti feroci” 
Riprendendo la tradizione dei narratori ebraici e facendo propria la lezione di Mendel Teichmann, il cantore dell'universo chassidico, Fred Wander restituisce un volto unico e inconfondibile alle tante anonime vittime, rievocando l'esistenza del singolo prima del lager, e più in generale tracciando un quadro vivissimo di quel mondo dell'ebraismo europeo destinato a scomparire nel più tragico dei modi.
Musiche Klezmer e della tradizione ebraica arrangiate dai klezmorin.

“Una fossa nell’aria” 
Su un doppio filo tematico e cronologico continuamente spezzato, interrotto e ripreso, è qui disposto un susseguirsi di testi e musica che, in questo recital, sono storie senza nome in quanto narrano, in un sovrapporsi di assonanze e dissonanze, la tragedia della storia e lo scacco della parola che non riesce a raccontarla.

“Melodia di un esilio” 
Melodie di un esilio è il percorso di uno straordinario viaggio che ci porta al mondo ebraico-sefardita, un mondo intrecciato alle vicende della cultura europea e alle sue propaggini, ci conduce alla scoperta di un travaglio con cui è fondamentale stabilire un rapporto di conoscenza e di rispetto per il nostro futuro di popolo del Mediterraneo. Dall’espulsione dalla Spagna, voluta da Isabella la Cattolica nel 1942, alla Salonicco investita dalla Shoah. Un percorso di musiche e parole.

venerdì 21 gennaio 2011

Reminiscenze (forse) felliniane

E c'era questo enorme autoscontro. Così grande che andava ad invadere la statale che tagliava in due la piazza del paese. Una piazza che era già grande di suo, forse più del paese. E, per tenerla diritta e combattere il dislivello della strada, appoggiavano i bordi della pista sopra decine di bidoni alti almeno un metro e mezzo. Bidoni arrugginiti, con parvenze di rosso, di blu e di verde. E sopra le teste girava un miscuglio dolciastro e svisante di Elton John, di Umberto Tozzi, di Alan Sorrenti e di Alunni del Sole. E alla cassa c'era una bella donna. Mora, strafottente, con il seno grande che si appoggiava sul microfono. E più ci si avvicinava al giorno della festa e più i giri diventavano brevi. Perché c'era più gente e lei voleva guadagnare di più. E, ogni volta che il giro terminava, lei abbassava verso il microfono la bella testa dai bei capelli neri e mossi. E gridava: "Forza giovani! Giù il gettone!". Che, nella sua parlata romagnola o emiliana o anche soltanto piacentina, si trasformava in un invitante e stentoreo: "Forza zzovani! Zzù il zzettone!".
Ecco, io questa cosa me la ricordo ancora.

giovedì 20 gennaio 2011

Treccani.it: i grandi autori della letteratura italiana in lezioni multimediali

Ricevo e pubblico volentieri questo comunicato stampa


Si intitola "I Classici Italiani" [http://www.treccani.it/Portale/sito/altre_aree/Arte_Lingua_e_Letteratura/I_Classici_Italiani/] il nuovo canale del Portale Treccani [http://www.treccani.it] arricchito da lezioni multimediali dedicate ai grandi autori della nostra letteratura. Per ognuno si ripercorrono vita, opere e influenza letteraria attraverso testi, audio, video, voci enciclopediche, mappe e cronologie interattive. Docenti universitari, studenti e testimonial d’eccezione guidano l’utente attraverso percorsi multimediali alla scoperta dei più importanti personaggi letterari.

La prima parte dell’opera oggi disponibile offre nove lezioni multimediali dedicata ciascuna a un autore dell’Ottocento e del Novecento: Manzoni, Leopardi, Pirandello, Ungaretti, Gadda, Montale, Primo Levi, Pasolini e Calvino. Nei prossimi mesi l’opera si arricchirà con i classici dei secoli precedenti.

Il progetto nasce dalla collaborazione dell’Istituto Treccani con RSI (Radiotelevisione Svizzera – Rete Due), che ha fornito un ricco materiale multimediale attraverso le sue teche, e con l’Università della Svizzera Italiana (ISI - Istituto di studi italiani), cui si deve la collaborazione scientifica e la partecipazione degli studenti del Master in Letteratura e civiltà italiana.

L’iniziativa editoriale, grazie a numerosi approfondimenti online, podcast scaricabili da iTunes e voci enciclopediche correlate, dà vita a una nuova forma di sapere, che l’utente può arricchire in ogni momento attraverso ulteriori ricerche all’interno del portale Treccani.


www.treccani.it
Info: comunita@treccani.it

mercoledì 19 gennaio 2011

Quattro chiacchiere con...Adil El Marouakhi

Adil El Marouakhi Centro Interculturale Mondinsieme, Comune di Reggio Emilia
Giovedì 20 gennaio 2011 ore 10,15 - Aula L1 San Tommaso-Pavia
“Memoria bilingue” Il mio Paese, il mondo
Presenta: Stefano Maggi docente - di Archeologia classica

Anche il passato è una terra straniera? La terra, i luoghi, la memoria, la storia e il transitare del migrante. A cura dell’equipe del Centro Interculturale Mondinsieme1.
La proposta del video S-paesamento nasce dall’esigenza di parlare non degli “altri” o degli stranieri, ma piuttosto dal bisogno di rendere i giovani protagonisti del territorio in cui vivono. In tal senso, essi si collocano all’interno dell’orizzonte evolutivo della storia e della cultura. Il progetto si è sviluppato a partire da una serie di questioni.

In che modo i giovani costruiscono il proprio senso di appartenenza? In che modo le origini, italiane e straniere, possono riscrivere il senso dei luoghi attraverso la loro condivisione? In che modo, invece, tali origini creano s-paesamento? In che modo lo sradicamento modifica i processi sociali permettendo lo sviluppo di un sentimento di accettazione ed appartenenza? In che modo le storie di persone che provengono da diverse culture entrano in gioco all’interno di un territorio che ha una sua storia?

Adil El Marouakhi Direttore Centro per lo Sviluppo delle Relazioni Interculturali “Mondinsieme”, Comune di Reggio Emilia. Il Centro opera dal 2001 a livello locale, regionale e partecipa a iniziative a livello nazionale. Le attività del Centro sono: sviluppo delle relazioni interculturali: attività e progetti sociali e culturali per favorire la partecipazione dei cittadini stranieri nella comunità. Sviluppo dell’educazione interculturale: laboratori e attività educativi nelle scuole e tra i giovani per favorire la conoscenza e la consapevolezza della multiculturalità. Sviluppo della comunicazione interculturale: progetti e campagne per sensibilizzare in modo significativo l’opinione pubblica sulle differenti culture che compongono la comunità.

lunedì 17 gennaio 2011

Ringraziamenti

Mi corre l'obbligo (piacevolissimo) di ringraziare qualche blogger. Già avete letto il mio post su quella bella iniziativa che è il Sunshine Award. Avevo, come le regole di questo award amichevolmente impongono, già ringraziato chi mi aveva segnalato la prima volta. Dopo la pubblicazione di quel post, il mio blog è stato fregiato di un Sunshine Award anche da parte di altri. Pertanto è con grande piacere che ringrazio (in rigoroso ordine alfabetico) coloro i quali mi hanno assegnato questo interessante riconoscimento:
Appunti di carta
blockmianotes
Come La Carta
dei libri presenti passati e futuri
Destinazione Cuore Stomaco e Cervello

giovedì 13 gennaio 2011

La pelle, di Curzio Malaparte (Adelphi)

Un fastoso e barocco affresco. Un terribile viaggio dantesco nei più oscuri meandri dell'animo umano, reso ancor più ricettivo dall'esperienza belluina della guerra. Carne, sangue, merda e sperma. Questi sono gli elementi costitutivi della vita. Questi sono i punti cardinali dell'umanità. Inutile pensare il contrario. 
Come un quadro di Bruegel, come un bassorilievo di una cattedrale romanica, raffigurante le mostruose fattezze dei demoni, La pelle è il definitivo baedeker per chi vuole orientarsi tra lati oscuri dell'orrore. Non possiamo (non dobbiamo) dare giudizi sulle persone che non conosciamo. Così come non possiamo (non dobbiamo) dare giudizi sugli autori dei quali non abbiamo frequentato le opere. Ero prevenuto su Malaparte. Ne scontavo la visione superficiale resa dalla memorialistica giornalistico-letteraria. Una sorta di gentleman un po' troppo blasè, perso in un autocompiacimento tardo dannunziano, da eroe maledetto o presunto tale; quasi un rappresentante di un decadentismo in salsa futurista. Ma, come ho detto, gli autori, come le persone, vanno conosciuti. E la lettura di Kaputt già mi aveva indicato la strada giusta per comprendere questo autore. La pelle è il definitivo completamento di un lungo viaggio attraverso la sofferenza, che ha avuto in Kaputt il suo prologo. Malaparte si mette in gioco senza nessun risparmio, quasi a trasfigurarsi nel portatore e catalizzatore del dolore di una nazione, di un continente, di una cultura. La sua è la totale e irreversibile consapevolezza che i limiti della sopportazione e della crudeltà sono stati ampiamente superati. E non c'è altro che la loro impietosa ostensione, intesa come manifestazione assoluta di tutte le bassezze della violenza, per arrivare alla redenzione. Solo partendo dalla propria carne martoriata, solo avendone la lucida consapevolezza, l'umanità potrà cercare la via del riscatto. Inserito nell'Indice dei libri proibiti dalla Congregazione del Santo Uffizio, La pelle è invece da considerarsi come una manifestazione di pietà per il dolore e la sofferenza dell'umanità. Una manifestazione compiuta sì con l'efferata descrizione della crudeltà ma, proprio per questo, salvificamente irrinunciabile.
Un libro.
La pelle, di Curzio Malaparte (Adelphi).

lunedì 10 gennaio 2011

Sunshine Award

Ringrazio gli amici di Taccuino all'Idrogeno che mi premiano con un Sunshine Award. Non si pensi ad una cerimonia imbellettata o ad un riconoscimento infarcito di salamelecchi. Il Sunshine Award è un'interessante e molto originale iniziativa. E' una sorta di passaparola fra blog letterari. Una specie di virtuosa catena di Sant'Antonio che si origina dalle segnalazioni che un blog fa di altri blog che ritiene interessanti. Niente bandi di partecipazione o giurie, quindi, ma una bella dimostrazione di partecipazione collettiva che nasce dal basso e, soprattutto, dalla condivisione della passione per la parola scritta.
Ci sono solo alcune piccole istruzioni che si viene invitati a seguire:
-ringraziare coloro che ci hanno premiato
-scrivere un post per il premio
-passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli
-inserire il link di ciascuno dei blog che abbiamo premiato
-dirlo ai premiati
Ringraziando ancora Taccuino all'Idrogeno per avermi segnalato, ecco i miei personalissimi 12 Sunshine Award
Destinazione Cuore Stomaco e Cervello
Brown Bunny Magazine
Taccuino all'Idrogeno
fogli sparsi
dei libri passati presenti e futuri
federico novaro libri
fogliedivite
l'Eugenio
Who's the reader?
lucianopagano
Scrittori in Causa
I Libri di Elisa

domenica 9 gennaio 2011

L'insostenibile leggerezza del giustiziere

Succede. Succede nella pianura. Succede che una mattina due ladri sottraggano una borsetta. Succede che il ragazzo della proprietaria della borsetta si metta ad inseguire, in auto, a folle velocità, i due ladri, improvvisandosi giustiziere. Succede che il tal improvvisato giustiziere macini chilometri finché non arriva ad un ponte. Un ponte sul Po. Un ponte senza asfalto, ma con il porfido. Un ponte dove è vietato il sorpasso e dove si deve tenere una velocità bassa. Succede che il presunto giustiziere se ne freghi e preso dal suo personale delirio imbocchi il ponte a più di 150 km orari. Succede che di fronte si trovi una colonna di auto che procede a passo d’uomo perché il ponte è vecchio e pieno di buche. Succede che l’ultima auto sia quella di mio fratello. Succede che il presunto giustiziere perda il controllo del suo mezzo lanciato a folle velocità. Succede che tamponi l’auto di mio fratello, facendola distruggere contro il parapetto del ponte. Succede che il presunto giustiziere era al telefonino con i carabinieri e che stesse dicendo lui (a loro) cosa fare e dove fare i posti di blocco. 
E mentre era impegnato in queste attività (per le quali, credo, servano un addestramento e, soprattutto, un’auto con lampeggiatore e sirena) macinava chilometri mettendo in serio pericolo la vita delle altre persone.
Questo succede oggi in Italia. Questo succede…

sabato 8 gennaio 2011

Ancora sulla querelle anobii/goodreads

Da tempo l'universo di noi lettori vive tra la fedeltà ad anobii, il primo lido al quale noi tutti approdammo con grande soddisfazione, e l'insopprimibile desiderio di esplorare nuove terre (leggi: goodreads), provocato dalle ben note recenti difficoltà e inenarrabili lentezze della creatura di Greg Sung.
Io stesso, pur mantenendomi fedele al mio profilo anobiano, ho deciso, alla fine, di partire alla ricerca di nuovi mondi da esplorare e ho aperto un profilo su goodreads.
Tempo fa su avevo già scritto un post sul confronto tra i due social network letterari.
Inoltre, sul mio tumblr, avevo composto una ironica e semiseria lettera aperta al fondatore di anobii.
Scopro ora che la mia lettera aperta è stata citata anche da Libri di Rainews24, blog a cura di Cristina  Bolzani, che ringrazio. Il post (molto interessante) lo potete leggere qui.

mercoledì 5 gennaio 2011

Classifiche

Anche per il mese di gennaio il mio blog è nella top 20 dei blog letterari curata da Wikio. Ecco la classifica pubblicata da Loredana Lipperini.

Classifica Wikio di gennaio:
1Booksblog
2Nazione Indiana
3Finzioni
4Sandrone Dazieri
5Carmilla on line
6Lipperatura di Loredana Lipperini
7Giap, la stanza dei bottoni di Wu Ming
8Libri Blog
9La poesia e lo spirito
10Il blog del Mestiere di Scrivere
11Il primo amore
12Sul romanzo
13minima & moralia
14Poesia 2.0
15Angolo Nero
16gruppo/i di lettura
17viadellebelledonne
18Notte di nebbia in pianura
19Scrittori precari
20La dimora del tempo sospeso

Quattro chiacchiere con...Isoke Aikpitanyi

Isoke Aikpitanyi fondatrice della prima casa di accoglienza gestita da ex vittime
Giovedì 13 gennaio 2011 ore 17,30 - Santa Maria in Gualtieri - Pavia
“Le ragazze di Benin City”
La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d’Italia
Presenta: Laura Maragnani-giornalista

Le ragazze di Benin City “La prima volta che vai sulla strada per lavorare vai nel panico. Io ricordo la strada. Ricordo il marciapiede. Ricordo la mia vergogna di stare lì, con dei vestiti assurdi. E l’attesa.
Ricordo l’attesa che qualcuno arrivasse e mi facesse un segno dal finestrino. Ricordo ancora la voce dei primi che mi hanno chiamato, e la mia voce che rispondeva no, no, no”.

Così comincia il libro “Le ragazze di Benin City”, (Melampo Edizioni) scritto da Laura Maragnani e da Isoke Aikpitany, ragazza nigeriana vittima della tratta.

Laura Maragnani giornalista di Panorama, si occupa da sempre di diritti civili, emarginazione, minoranze. E’anche autrice di numerose opere letterarie.

Isoke Aikpitanyi nata a Benin City, è arrivata in Italia a vent’anni. Le avevano promesso come alle altre un lavoro di commessa in un negozio. S’è ritrovata come le altre a vivere in schiavitù. Ora vive ad Aosta, dove sta creando la prima casa di accoglienza per le ragazze nigeriane di strada. Isoke Aikpitanyi fondatrice della prima casa di accoglienza gestita da ex vittime.

domenica 2 gennaio 2011

Nostalgia e cataloghi

Sarà perché ho cambiato la grafica del blog, sarà perché ogni cambiamento ci riporta per un attimo a quello che è rimasto del passato, ma oggi sono in vena di nostalgie. Nostalgie librarie o libresche, naturalmente. Ogni tanto si legge, nei consigli per scrittori esordienti o meno, che è bene inviare il proprio manoscritto a case editrici in sintonia con ciò che si è creato. E questo consiglio si accompagna ad un altro, molto ovvio e forse tautologico: per sapere se una casa editrice pubblica argomenti simili a quelli che scriviamo, è necessario conoscerne il catalogo.
Oggi, per far questo, è sufficiente una ricerca su internet e i cataloghi di tutti gli editori sono lì, a portata di clic. Basta compilare i campi autore, libro, genere ecc. ecc. e il gioco è fatto.
Una volta, andando in devoto pellegrinaggio alle fiere editoriali (Torino e Belgioioso, tanto per citarne un paio) era tutto un riempire di borse e zainetti di chili e chili di cataloghi. Ma chi se lo ricorda più il catalogo Einaudi? Grafica essenziale (tipo Politecnico), un piccolo quadratino colorato nel mezzo, che cambiava ad ogni nuova edizione; e poi il sommario, che tralasciava completamente ogni esigenza di copertina, perché il sommario "era" la copertina. Ho passato anni a perdermi in quella lista infinita di nomi.
E il catalogo Adelphi? Piccolo, compatto ed elegante come un libretto della Piccola Biblioteca. Con la copertina azzurra dalla stessa grafica degli altri libri dell'editore, quasi a significare che il catalogo, somma di tutti i libri, era, forse, il libro primario.
Oggi è tutto più semplice. Le nostre borse e i nostri zainetti sono più leggeri. Ma siamo anche costretti a navigare a vista nel mare infinito di internet.