C'è un sottile elemento, a noi a volte del tutto sconosciuto, che ci tiene legati a certe parole, a certe immagini, a certi libri, a certi autori. Certamente le visioni dell'immaginario cinematografico rendono esposta questa nostra segreta predilezione. E come non ricordare l'atteggiamento mollemente fatalista di Marcello Mastroianni che impersona Malaparte nel film La pelle di Liliana Cavani. Dopo aver letto Kaputt mi sono ricreduto sulla mia personalissima idea che avevo del suo autore. I libri sono come le persone. Ne sentiamo parlare, nel bene e nel male, e ce ne facciamo un'idea che, il più delle volte, è mutuata da queste informazioni de relato, influenzate inoltre, per quanto riguarda le narrazioni, dalle presenze, più o meno fatiscenti, sedimentate nel nostro percorso di formazione.
Su Kaputt e su Malaparte avevo già espresso qui alcune note. Ora, complice la mia frequentazione di librerie, scopro che Adelphi, che meritoriamente ha in corso di pubblicazione le opere di Curzio Malaparte, porta in libreria La pelle. Per ora la copertina ocra se ne sta in cima al cumulo dei miei sensi di colpa, rappresentato dai libri da leggere che, come un insistito atto d'accusa, mi guarda con insistenza. Ma La pelle è lì e, al più presto, inizierò il confronto con i fantasmi che racchiude.
don Andrea Gallo fondatore della Comunità di base di San Benedetto al Porto
Giovedì 18 novembre 2010 ore 17,30 - Loft 10 Piazza Cavagneria
“Così in terra come in cielo”
La sua cattedrale è la strada, i suoi insegnanti prostitute, barboni, tossiciPresenta: don Franco Tassone - parroco di san Mauro
Così in terra come in cielo Il Vangelo secondo Don Gallo - Don Andrea Gallo, il prete da marciapiede che da decenni lavora con e per gli ultimi, riprende i suoi racconti di vita vissuta raccolti in “Angelicamente anarchico”. Attraverso le storie e gli incontri che scandiscono le sue giornate prende posizione sulla liberalizzazione delle droghe, sull’accoglienza ai clandestini, sulle ipocrisie dei politici, sullo stato di abbandono in cui versano i casi psichiatrici, sulla questione del testamento biologico dopo l’incontro con Beppino Englaro, sulla firma del rogito per acquistare un terreno a Vicenza ed evitare l’ampliamento della base americana, sul finanziamento del calendario dei viados di Genova e sulle piccole grandi vicende di prostitute, transessuali, vittime della tratta, tossicodipendenti, matti e barboni che transitano nella sua scalcagnata canonica. Storie spesso a lieto fine, più spesso tragiche, ma di rara consistenza umana.
Don Andrea Gallo, sacerdote dal 1959, da decenni lavora a Genova con e per gli ultimi, i diseredati, gli emarginati; superati gli 80 anni, dopo “Angelicamente anarchico” (2005), oggi presenta “Così in terra, come in cielo”, le storie, gli incontri e le riflessioni di una vita passata sempre dalla parte dei più deboli. Dal 1975 è organizzatore e animatore della Comunità di base di San Benedetto al Porto, gruppo di frontiera specializzato nell’intervento ed assistenza per le situazioni di disagio psichico e fisico, promotore e co-fondatore, nel 1982, con il Gruppo Abele di don Luigi Ciotti del CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza.
Giovedì 18 novembre 2010 ore 17,30 - Loft 10 Piazza Cavagneria
“Così in terra come in cielo”
La sua cattedrale è la strada, i suoi insegnanti prostitute, barboni, tossiciPresenta: don Franco Tassone - parroco di san Mauro
Così in terra come in cielo Il Vangelo secondo Don Gallo - Don Andrea Gallo, il prete da marciapiede che da decenni lavora con e per gli ultimi, riprende i suoi racconti di vita vissuta raccolti in “Angelicamente anarchico”. Attraverso le storie e gli incontri che scandiscono le sue giornate prende posizione sulla liberalizzazione delle droghe, sull’accoglienza ai clandestini, sulle ipocrisie dei politici, sullo stato di abbandono in cui versano i casi psichiatrici, sulla questione del testamento biologico dopo l’incontro con Beppino Englaro, sulla firma del rogito per acquistare un terreno a Vicenza ed evitare l’ampliamento della base americana, sul finanziamento del calendario dei viados di Genova e sulle piccole grandi vicende di prostitute, transessuali, vittime della tratta, tossicodipendenti, matti e barboni che transitano nella sua scalcagnata canonica. Storie spesso a lieto fine, più spesso tragiche, ma di rara consistenza umana.
Don Andrea Gallo, sacerdote dal 1959, da decenni lavora a Genova con e per gli ultimi, i diseredati, gli emarginati; superati gli 80 anni, dopo “Angelicamente anarchico” (2005), oggi presenta “Così in terra, come in cielo”, le storie, gli incontri e le riflessioni di una vita passata sempre dalla parte dei più deboli. Dal 1975 è organizzatore e animatore della Comunità di base di San Benedetto al Porto, gruppo di frontiera specializzato nell’intervento ed assistenza per le situazioni di disagio psichico e fisico, promotore e co-fondatore, nel 1982, con il Gruppo Abele di don Luigi Ciotti del CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza.