Sono sempre stato molto attratto dalla piattaforma Tumblr, dall'uso che se ne può fare come contenitore infinito di storie, di sedimentazioni underground, di visioni pop. Anzi sono sempre stato convinto che Tumblr sia la rappresentazione in progress di un caleidoscopico immaginario, di una immensa creazione culturale che fonde immagini, citazioni, video in una sorta di super installazione artistica degna di un romanzo di Don DeLillo. Circa un anno fa, in tempi non sospetti, ho scritto una guida all'uso di Tumblr per scrittori, litblog ed editori (la prima della collana Social Media Landscapes di Errant Editions) dove parlavo di content curation diffusa e, insieme a Errant Editions, creammo un Tumblr appositamente dedicato al mio ebook Borges aveva un Tumblr, in modo che potesse affiancarsi ad esso come luogo che ne completasse e integrasse la narrazione.
Abbiamo fatto un po' la parte dei pionieri in un momento in cui questa piattaforma era ancora quasi sconosciuta. Ora invece esistono incontri accademici sull'uso di Tumblr per la promozione delle arti e Giuseppe Genna apre un Tumblr che raccoglie, in un interessante work in progress, tutto l'immaginario che nasce e che si affianca al suo ultimo libro Fine Impero e anche l'editore 40k lancia una sua guida per Tumblr.
Tempo fa scrissi un post in cui criticavo la freddezza che l'editoria italiana aveva nei confronti di Tumblr. Ora, invece, vedo che questa piattaforma inizia ad essere utilizzata in modo efficace per la promozione culturale e che in special modo si inizia a comprendere come possa essere funzionale all'immaginario narrativo e narrante.
Il lavoro di scoperta di Tumblr che facemmo con il collettivo di Errant Editions (questo è il loro Tumblr) diventa sempre più condiviso.
E, comunque, io ho un Tumblr da più di quattro anni.
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