6662 è un libro che fin dal titolo e dalla struttura dei capitoli fa l’occhiolino a 2666 di Bolano, uno dei miei libri preferiti in assoluto. Ma, seppure i riferimenti allo scrittore cileno ricorrano frequentemente all’interno del libro, le analogie finiscono qui. Sì, perché 6662 non è affatto una serie di romanzi, anzi non sarebbe neanche corretto definirlo un romanzo. È piuttosto una sorta di sogno lucido popolato di scrittori, editori, personaggi storici e leggendari, che intrecciano le loro storie in modo apparentemente destrutturato. Se proprio dovessi cercare di accomunarlo a qualcosa, allora sarebbe sicuramente un quadro di Hieronymus Bosch: complesso, inquietante, visionario, perfetto e ricercato in ogni dettaglio. La cosa più incredibile è infatti la ricerca della perfezione nell’uso delle parole, nella struttura delle frasi, nelle citazioni, nella costruzione di trame evanescenti e al tempo stesso indiscutibili. Un esercizio di stile che mi fa affermare senza ombra di dubbio che 6662 è, tra tutti i libri che ho letto nella mia vita (e sono tanti), quello scritto meglio.
venerdì 25 agosto 2017
6662 l'intervista e la recensione
Lo scrittore Massimo Lazzari mi intervista e inoltre scrive cose bellissime su 6662, il mio ultimo romanzo appena uscito per i tipi di Antonio Tombolini Editore nella collana Officina Marziani, collana diretta dallo scrittore Michele Marziani. I testi originali dell'intervista e della recensione li potete leggere qui. Di seguito riporto il testo della bellissima recensione:
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