Messaggi lanciati verso mete ignote ai confini di quello spazio tempo che delimita la necessità che l'umanità ha di raccontare se stessa. Questi sono i libri. Oggetti sacri e sacrileghi, scrigni che racchiudono tesori e maledizioni, entità semidivine simbioticamente unite ai loro autori e ai loro lettori, nella riaffermazione della ricerca di un tutto universale in cui materia e spirito si fondono. Oggetti che spesso sono anche soggetti di storie, protagonisti di destini, creatori di mutazioni e infinite combinazioni, declinate su una tavola pitagorica che si erge immensa sullo sfondo di paesaggi metafisici di condivisioni esponenziali. Libri che sono diventati pietre miliari del percorso delle entità senzienti, libri che si sono annullati nell'oblio eterno frutto di quella lotteria borgesiana che in palio ha la vita stessa, libri che veneriamo, libri gettati nei roghi che costellano la notte del potere e delle ideologie. E libri che mai hanno visto la luce eppure sono vivi, vivi nella memoria dei loro creatori, nei destini delle loro peregrinazioni, nel ricordo di chi, per un fuggente attimo, ha avuto la ventura di osservare il loro misterico bagliore subito oscurato. Sono questi i libri di cui Giorgio Van Straten racconta la storia in questo bellissimo e imperdibile saggio. Libri che per un attimo eterno hanno emesso fotoni definitivi come una pulsar ai confini dell'universo e che si sono poi spenti lasciando un ricordo di onde elettromagnetiche simili a particelle elementari il cui segno è celato nel mistero della coscienza collettiva. Manoscritti rubati in stazioni ferroviarie di metropoli europee, persi nella fuga dall'oppressione, obliati dalle intossicazioni alcaloidali, distrutti dalla ricerca maniacale della perfezione perseguita dai loro stessi autori o a causa della riservatezza amorevolmente estrema degli eredi di chi li aveva composti. Libri perduti che, a loro volta, sono diventati materia per la narrazione operata da altri scrittori ancora che, demiurghi inconsapevoli del mistero della letteratura, hanno a volte, in altri libri, trovato la via di una verità che si è indissolubilmente legata alla finzione. Storie di libri perduti è lettura fondamentale per tutti quelli che sanno che i destini del mondo sono incrociati proprio dalle e nelle parole dei libri.
Un libro.
Storie di libri perduti, di Giorgio Van Straten (Laterza).
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