Non soltanto la voce di Murakami Haruki giunge dalle arcaico-tecnologiche lande nipponiche. Non soltanto le mutazioni di Akira o l'erotismo di Æon Flux. L’editore Calabuig, nel suo viaggio tra i generi e gli autori della letteratura mondiale, fa pervenire ai lettori la gradita scoperta di questo Il proiezionista di Abe Kazushige. Una Tokio violenta, di una violenza efferata ma al contempo accettata, seme genetico di una società estrema che ancora fa i conti con i fantasmi di un militarismo nazionalista alla Yukio Mishima, erede della sottile e spietata società feudale di mikado divinizzati e samurai spietati, seme oggi intrinsecamente contenuto nella postmoderna dedizione al massacro di sette millenariste come la Aum Shinrikyo. Yakuza dalle teste rasate e boss che coniugano omicidio e affari, ragazzine dedite alla mercificazione di sé tra pornografia e love hotels, sale cinematografiche nella cui oscurità cercano di rendersi irreperibili ex estremisti di destra, bande di liceali minorenni intenti allo stupro collettivo e alla sopraffazione. Ecco la Tokio di Abe Kazushige, scenografia mirabilmente tarantiniana, con vie e centri commerciali a metà strada tra la infinita periferia losangelina e le minuscole case di legno di un Sol Levante che, dal bagliore mortale delle atomiche dell’agosto ’45, è da allora costretto a fare i conti con la fusione di ataviche ossessioni e devices ultramoderni. Siamo lontanissimi dalla patinata e lussureggiante parola di Murakami Haruki, così come siamo lontanissimi dalla simbolicità freudiana di manga e anime, e lo siamo a ragion veduta perché Il proiezionista è qualcosa di assolutamente nuovo nel panorama nipponico che osserviamo da lontano. Abe Kazushige ha la capacità di creare una nuova narrazione in cui banalità e orrore, stupefazione e accettazione si uniscono andando ben oltre ciò che siamo abituati a pensare del Giappone. Tra le asettiche vie di questa metropoli al contempo bladerunneriana e primaverile si appalesa tutto il sentire di un mondo che erroneamente ci illudevamo di conoscere. Leggendo Il proiezionista da oggi sappiamo che non è così.
Un libro.
Il proiezionista, di Abe Kazuschige (Calabuig).
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