Brave le due autrici, Ella Berthoud e Susan Elderkin, che regalano ai lettori la loro levità, la loro soave, ma ferma e curatissima, sapienza letteraria e libresca e bravo l’editore Sellerio che le pubblica in Italia. E questa soave sapienza si materializza in questo libro che, come nelle migliori aspettative borgesiane, bolaňiane e canettiane, è un libro fatto di libri. Tutti noi lettori siamo, in fin dei conti, malati di una ossessione che ci attanaglia fin nei nostri più reconditi recessi mentali, quell’ossessione che ci tiene prigionieri e che saremmo in grado di curare solo ottenendo quel risultato che non potremmo comunque mai raggiungere, quello cioè di aver letto tutti i libri. Obbiettivo impossibile e che ha perseguitato e perseguita tutti coloro i quali cercano incessantemente quell’attimo evanescente come i colori di una farfalla nabokoviana che unisce i sentimenti di chi scrive e quelli di chi legge.
E quindi quale miglior rimedio per il malato (immaginario o letterario che sia) se non quello di assumere nelle dosi che ritiene più opportune le parole di questo libro che è un saggio che diventa silloge e che si trasfigura in romanzo, in quel romanzo che è il libro universale e assoluto cui noi, poveri lettori ammalati e ossessionati, cerchiamo da sempre di avvicinarci.
Le due Autrici dispensano quindi autentiche pillole di saggezza letteraria, non scevra da un fine e sottile umorismo, che pagina dopo pagina leniscono i nostri affanni e ci fanno comprendere che è proprio quell’orizzonte irraggiungibile della lettura di tutti i libri che dà un senso alle nostre vite.
Un libro.
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno, di Ella Berthoud e Susan Elderkin (Sellerio).
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