Chi ci segue abitualmente sa che dal 21 al 25 novembre Carta & Calamaio è stata a Bucarest dove ha partecipato a Guadeamus International Book Fair, importante appuntamento culturale dell’Est Europa.
In particolare abbiamo preso parte - assieme ai nostri colleghi di numerose agenzie letterarie europee - alla tavola rotonda dal titolo “The Role of Literary Agents on the International Book Market in the Digital Era”.
Ecco il nostro contributo che sarà seguito, nelle prossime settimane, da quello degli altri colleghi partecipanti.
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L’editoria tradizionale, come è emerso anche dalla recente Fiera di Francoforte, è in crisi in tutta Europa. Non si sottrae a questa tendenza negativa l’Italia dove il mercato segna per i primi nove mesi del 2012 un –8,7% (dati Nielsen, canali trade). Ma assieme al mercato diminuiscono anche i lettori: sono oggi 25,9 milioni gli italiani che leggono almeno un libro all’anno, 723mila meno del 2010. Cresce e si diversifica invece l’offerta editoriale: aumentano i titoli e le copie immesse sul mercato, diminuiscono i prezzi medi e si consolida il segmento dell’e-book. E per i lettori che resistono cambiano le abitudini: il libro si acquista sempre più spesso nelle librerie di catena (41,3% ) e online (14,2%), anche perché stanno chiudendo molte librerie indipendenti. Crescono le vendite di ebook e tutto il digitale.
È evidente, che in una tale situazione, occorre rivedere tutti gli approcci metodologici che fino ad ora hanno guidato le azioni di editori, autori ed agenti, aprirsi ed adeguarsi alle nuove tecnologie e puntare su strade alternative. In particolare, a nostro avviso, cambia il ruolo dell’agente che non è più solo colui che valuta se un manoscritto è buono o meno, quale è l’editore più adatto a cui proporlo, ecc. A fronte di editori tradizionali sempre più influenzati dal mercato, meno coraggiosi anche a causa dei rischi d’impresa, si fanno strada piccoli editori indipendenti che soprattutto grazie alla maggiore libertà di rischio offerta dal digitale propongono autori interessanti ed alternativi di nicchia. E allo stesso tempo, vista la lentezza del sistema editoriale per cui tra la consegna di un manoscritto da valutare ad un editore e la pubblicazione effettiva del libro possono passare anni, c’è chi non vuole attendere, che preferisce tentare la strada del self-publishing convinto che il suo lavoro sia buono e che se immesso sul mercato troverà ugualmente lettori che lo apprezzano nonché magari editori tradizionali che si accorgano di lui. Se un libro è buono resta tale sia che venga pubblicato in cartaceo che in ebook, sia che sia un progetto seguito da un editore quanto il risultato del self publishing. L’importante è che il progetto sia fatto seriamente e che il risultato sia di buon livello. Perché se per l’editore l’obiettivo ultimo è quello di vendere il libro, per l’agente deve essere quello di farlo leggere. Se l’agente è sicuro della qualità del lavoro sa che nel momento in cui i lettori avranno modo di conoscere e apprezzare l’autore, il libro farà strada da sé, col passaparola, che è tuttora la tecnica di marketing più efficace. L’agente deve sapere quindi capire per ogni autore quale sia il percorso più adatto, se investire sull’editoria digitale, su quella tradizionale o entrambe, se tentare il self publishing, fornire all’autore gli strumenti per poter scegliere e avere le competenze per accompagnarlo nel percorso che preferisce.
Noi non crediamo che ci sia un editoria di serie a e una di serie b. Crediamo nella possibilità di fare conoscere ai lettori un buon libro e per farlo usiamo tutti gli strumenti che la realtà attuale ci offre. In tutto questo, non deve mancare il rispetto per l’autore e per le sue scelte, la capacità di non snaturarne le principali caratteristiche creative, e un aggiornamento costante per capire come si muovono il mercato e le tecnologie. Tra i clienti della nostra agenzia abbiamo autori che pubblicano in modo tradizionale accanto ad altri che hanno scelto di uscire solo in ebook o di auto-prodursi col self publishing: a ciascuno forniamo gli strumenti adatti a realizzare il proprio progetto tutelandoli nell’aspetto contrattuale, selezionando gli editori più adatti – tradizionali e digitali – individuando i professionisti più capaci a realizzare un buon progetto di self publishing (illustratori, traduttori, editors, informatici esperti), e accompagnandoli anche dopo la pubblicazione in un’efficace promozione grazie ad un capillare lavoro di comunicazione, ufficio stampa, pubbliche relazioni. Il tutto comunque in un’ottica di grande rispetto per l’autore e il suo lavoro.
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