I libri sono specchi che riflettono le nostre anime, sono scrigni che, a volte, temiamo di aprire, sono amici che ci dicono tutta la verità, sono viaggi che compiamo sui confini delle nostre vite.
I libri ci accompagnano, ci guidano, ci ossessionano, a volte. I libri si fanno trafiggere da noi che li leggiamo e, al contempo, trafiggono il nostro io, lasciando indelebili tracce: tracce di sogni, di sentimenti, di sudate vittorie, di improvvise sconfitte, di amori, di odi, di imperscrutabili e impensabili confronti con le nostre coscienze.
I libri sono dei, sono demoni, sono feticci. I libri sono la salvezza e anche la condanna, il problema e la soluzione, la preghiera e la maledizione.
I libri sono i testimoni e gli interpreti dell’insopprimibile desiderio di raccontare e di raccontarsi che l’umanità da sempre porta celato nel cuore.
E Piersandro Pallavicini racconta e ci racconta una storia. Una storia fatta di libri, di chi li legge e di chi li scrive, di chi li vive e di chi, invece, è da essi vissuto.
Una epifania picaresca, che lentamente dischiude se stessa come solo potrebbe fare un’ostrica degustata sulla Promenade des Anglais. Una epifania picaresca che attraversa una vita, che attraversa più vite, che attraversa presunti trionfi e ineludibili decadimenti, che attraversa realtà che appaiono fittizie e finzioni che invece e paradossalmente sembrano più vere della realtà stessa.
Romanzo per signora è un viaggio al termine di tutto, è una storia che tiene in sé tutte le storie, è un libro che si trasla in altri libri ed è da essi, a sua volta, traslato.
Romanzo per signora è l’irrinunciabile baedeker per comprendere i nostri tempi.
Piersandro Pallavicini, Romanzo per signora, Feltrinelli, pagine 267, euro 17,00.
(Pubblicato anche su La poesia e lo spirito)
Nessun commento:
Posta un commento