Quasi un anno fa, intervistando Massimiliano Panarari a proposito del suo saggio L'egemonia sottoculturale-L'Italia da Gramsci al gossip, parlammo tra l'altro delle differenze tra la televisione degli anni Settanta e quella di oggi. Se le differenze sono sostanziali, esiste tuttavia un punto fermo: paradossalmente oggi come ieri in televisione si parla di libri. Oggi l'approccio è ludico e orientato al coinvolgimento degli studenti (come in "Per un pugno di libri") oppure molto cool e quasi mutuato dall'esperienza dei blog letterari (come in "Cult Book").
Una volta invece c'era "Tuttilibri". Magazine che aveva una durata di circa mezz'ora, andava in onda al lunedì e fu condotto per anni da Giulio Nascimbeni, sostituito prima da Guglielmo Zucconi e poi da Raffaele Crovi. Con una veste essenziale e quasi scarna, caratterizzato da schede sui libri che presentavano un'originalità iconografica e una semplicità di impaginazione degna de Il Politecnico di Vittorini, "Tuttilibri" è stato un esempio di informazione culturale. Stranamente se ne trovano pochissime tracce in rete. Mi pare che nemmeno Wikipedia abbia una voce che si riferisce a questo programma e su YouTube c'è forse qualcosa, ma di poco significativo. Forse le Teche Rai spero conservino qualche registrazione. Sarebbe un vero peccato perderne la memoria.
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