Ricevo tempo fa, attraverso flussi di comunicazione che trafiggono l'intersecarsi di devices, tablet e notebook, un messaggio di Filippo Pretolani aka gallizio, artefice del gallizioLAB che su Twitter trovate come @beingallizio (cito dalla pagina facebook: gallizio è un laboratorio di talenti raccolti intorno alla sfida di inventare una nuovo modalità di scrittura per il digitale. Se con monitor e display abbiamo disimparato a leggere, l'unica è reimparare a scrivere. Non un editore dunque, gallizio, ma una fionda per scrivere, per creare non tanto un genere letterario ma un possibile senso del mondo). Parliamo, of course, di Roberto Bolaňo, geniale demiurgo di universalità letterarie estreme, e mi annuncia il divenire di un progetto che accolgo immediatamente. Pochi giorni fa il progetto si concretizza all'insegna del collimare di eufoniche assonanze: #giugnoconBolaňo. Ho l'onore e l'onere di inaugurarlo qui.
Buona lettura.
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