Ed è proprio questa la sensazione che si avverte passando in rassegna le carte della mostra Raccontare l'italia unita - Le carte del Fondo Manoscritti, quelle carte che rappresentano il segno che la cultura italiana ha lasciato nel corso della storia del nostro paese. Il Fondo Manoscritti dell'Università degli Studi di Pavia è una miniera unica nel suo genere. Manoscritti, lettere, carte, copie di prime edizioni; le testimonianze cartacee di tutta la produzione letteraria e culturale italiana. Non è solo una questione di memorabilia o di feticismi elitari. No. Quello che il Fondo Manoscritti conserva è la testimonianza della missione geniale e anche sofferta che la parola scritta ha il compito di portare avanti.
Dalle lettere di Ugo Foscolo, a quelle di Giuseppe Ungaretti, passando per quelle di Indro Montanelli, di Italo Calvino, di Alberto Arbasino. Dagli appunti preparatori di Claudio Magris per Danubio, ai taccuini di appunti di Eugenio Montale, fino alla pagina manoscritta di Lessico famigliare di Natalia Ginzburg e al quaderno formato protocollo sul quale Giuseppe Pontiggia elaborò la prima stesura de L'arte della fuga.
Questi sono soltanto alcuni degli autentici tesori che potrete ammirare dal 15 settembre al 4 novembre 2011, presso l'Aula Disegno dell'Università degli Studi di Pavia, in corso Strada Nuova 65.
Ecco il catalogo edito da Interlinea
Raccontare l'Italia unita
Le carte del Fondo Manoscritti
A cura di Maria Antonietta Grignani
Con la collaborazione di Gianfranca Lavezzi,
Giuseppe Polimeni, Nicoletta Trotta, Mirko Volpi
Illustrazioni a colori
Interlinea, pp. 144, euro 20
Giuseppe Polimeni, Nicoletta Trotta, Mirko Volpi
Illustrazioni a colori
Interlinea, pp. 144, euro 20
Collana "Imago"
Isbn 978-88-8212-820-3
In occasione della mostra Raccontare l’Italia unita. Le carte del Fondo Manoscritti (Università di Pavia, dal 15 settembre al4 novembre) Interlinea pubblica un volume-catalogo ricco di immagini di scrittori, manoscritti inediti e citazioni letterarie sui 150 anni dell’Italia. L’apporto che, direttamente o indirettamente, anche gli scrittori a partire dalla seconda metà dell’Ottocento hanno dato al sentimento unitario e alla lingua italiana ha incoraggiato a concepire la mostra e il libro che narrasse i centocinquant’anni dell’Unità attraverso testimonianze, soprattutto inedite, dedotte in massima parte dai materiali d’autore del Fondo Manoscritti di Pavia fondato da Maria Corti: da Verga a Saba e Ungaretti, da Vittorini a Maccari, da Silone a Quasimodo, da gatto a Montale, da Calvino a Pasolini, da Magris a Arbasino. Raccontare l’Italia unita. Le carte del Fondo Manoscritti propone un percorso che (scrive la curatrice Maria Antonietta Grignani) «riguarda le varie posizioni politiche e civili, i modi in cui gli intellettuali hanno sostenuto le proprie convinzioni e i propri ideali, dalle premesse poste da Ugo Foscolo e da suoi interlocutori di spicco, fino ad arrivare a oggi, attraverso le delusioni postunitarie, la Grande Guerra, il fascismo, la Resistenza, l’industrializzazione e le contraddizioni di fine secolo».
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