giovedì 26 agosto 2010

L'ostensione del significato nascosto. New Thing, di Wu Ming 1 (Einaudi)


"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia", dice William Shakespeare. E ci sono più cose nell'universo della cultura pop e underground di quante se ne possano trovare sui libri di storia.
C'è una sottile, ma tenace, linea che unisce certe espressività nascoste in quel "luogo della mente" (cito i "Titoli di coda" del libro) che può essere Brooklyn, così come possono essere gli USA, intesi come luogo d'elezione dell'immaginario occidentale. E c'è come un sigillo che passa dalla blaxploitation, attraversa Libra di DeLillo, fino ad arrivare alla trilogia americana di Ellroy, senza dimenticare JFK di Oliver Stone. E che passa senz'altro vicino a certi ambiti misconosciuti e dimenticati come Tin Pan Alley o come tutto il bagaglio sonoro dei musicisti afroamericani "itineranti". Piero Scaruffi  direbbe: "dalla subcultura alla controcultura".
Ed è a questa linea, a questo sigillo che Wu Ming 1 si rivolge per trovare gli strumenti più adatti alla comprensione della realtà. New Thing, come Stella del mattino, è un'altra delle opere "soliste", dei componenti del collettivo. Strategie narrative che imitano la tecnica della documentazione e dell'inchiesta; un romanzo scritto imitando questa imitazione (cito sempre i "Titoli di coda"); i rimandi alla presenza della figura borgesiana del doppelganger, i "Titoli di coda" (vero e proprio backstage narrativo/descrittivo, dove si richiama documento, ma anche finzione); un sapiente dosaggio fra una scrittura tagliente ed essenziale e un po' di hardboiled. Un gioco di specchi che descrive e documenta un altro gioco di specchi. Il libro che diviene strumento di analisi di un mondo sottotraccia, ma che è esso stesso espressione di una sottotraccia o forse è la  sottotraccia stessa. L'oscuro scrutare verso le zone d'ombra e demoniache del potere può essere compiuto solo da un neocronomicon. E New Thing, a suo modo, lo è.
Un libro.
New Thing, di Wu Ming 1 (Einaudi).

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