sabato 14 gennaio 2012

Il dottor Kniebolo

Sale ovattate, che rilasciano vaghi aromi artefatti.
-Buogiorno.-
Scrivania indaffarata, colma di infastidite attese.
-Ho un appuntamento con il direttore editoriale.-
-Il dottor Kniebolo?-
-Sì.-
-Si accomodi. Quando sarà libero la chiamerò-
Silenzi plastici ottundono ogni rumore, ogni pericolosa confusione, ogni incontrollato respiro.
-Il dottore la può ricevere. Ora.-
Abito spezzato, forse confuso. Camuffato da sorrisi forzosi, celato da un simulacro di tuta spersonalizzante, condivisa dall’intera struttura.
-Abbiamo letto il suo manoscritto.-
Speranze anestetizzate riprendono a muoversi. Faticosamente.
-C’è una certa vivacità, originalità, singolarità.-
In piedi. Come uno scolaro che mendica sufficienze rancorose, come una recluta che paventa punizioni eterne.
-C’è un sentire che ci piace, che ci affascina.-
Soffice moquette che contrasta con l’ansia della gambe, dei piedi, del cervello.
-Si potrebbe pensare a una prossima pubblicazione.-
In piedi. Come un passante che guarda vetrine distratte.
-Ma, la prego. Si segga.-
Movimenti automatici, riflessi, dimenticati.
-Vedo che lei ha già pubblicato altro. Vedo che non è un esordiente.-
Certezze metabolizzate che ritornano oggetto di giudizi sommari.
-Vedo che però lei non ha profili sul web. Vedo che non ha ricevuto recensioni dai blog.-
Finestre che si aprono su paesaggi finti, vuoti, deserti. Alle spalle del direttore editoriale. Alle spalle del dottor Kniebolo.
-Vede, lei deve essere preso in considerazione anche e soprattutto da questo ambito. La recensione dei blog, il commento al suo status, il retweet fondamentale, l’hashtag sapiente. Dobbiamo condividere, viralizzare.-
Paesaggi che lentamente si perdono nell’imbrunire di una serata precoce. Alle spalle del dottor Kniebolo.
-Lei può scrivere, inventare, creare. Ma se nessuno la prende in considerazione sul web, lei, semplicemente, non esiste. Lei, semplicemente, non ha scritto, inventato, creato nulla.-
La notte è arrivata al suo culmine. Nel paesaggio incorniciato dalle finestre.
Alle spalle del dottor Kniebolo.

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