Oggi
dalle 18 alle 20
Fnac, via Torino (Milano)
con: Reset!, Luca De Gennaro, Marco Philopat e altri...
"Sparatissimi, tagliamo Milano come un macellaio fa con la carne. Un po’ di ansia mi viene, l’autoradio suona musica house che ad Angelo sembra piacere, a me non dice niente. Non riusciamo a parlare per via del volume. Posso solo guardare fuori, con batticuore, Milano questa cazzo di Milano. Corso Como. L’Hollywood, il Tocqueville, il Gasoline, l’Anteo, il Luminal, il Blue Note, il Frida, l’ex Pergola, la Stecca, il Tunnel, l’Alcatraz, Moscova, la libreria Utopia, l’isolato del “Corrie- re”, le case dei vip della televisione, il The Club, il Just Cavalli, i mega loft dei calciatori, le stanze doppie subaffittate, Cador- na, il palazzo di “Vogue", "GQ” e “Vanity Fair”, i sushi-bar, la Triennale, il Teatro Piccolo, via della Spiga, i mega negozi, il building di Armani, Montenapoleone, i prezzi disumani, il Leoncavallo, l’Old Fashion, il Castello Sforzesco, il Plastic, il Divina, i Magazzini Generali, la Casa 139, il Rocket, il Cox18, i luoghi sconosciuti per i secret concerts, viale Padova, Linate, l’Idroscalo, il Magnolia, Porta Romana, i Navigli, gli uffici per i model casting, le finte agenzie di star machine, lo Ied, la Naba, lo Iulm, le lacrime di notte delle studentesse straniere trattate come delle pezze, la fiera di Senigallia, il Codice a Barre, la Bocconi, la Statale, il Politecnico, il mix di via Tortona, gli squali del business, Ticinese, i modellari, i tavolari, i pierre, i promoter, i tutor, gli opinion leader, le Colonne di San Loren- zo, le gallerie d’arte, gli show room, i temporary store, gli ape- ritivi radical chic, gli open bar, le piscine comunali, chilometri di carta stampata e tagliata a forma di migliaia di flyer, le scene che non esistono anche se qualcuno ancora ci crede, l’electro che è l’unica vera novità, quelli vestiti dalla testa ai piedi H&M, lo stadio di San Siro che è la quarta cosa più visitata dai turisti, la metropolitana che fa un rumore devastante, i pulciosi e i fighetti, i designer, gli scrittori, gli stylist, i cantautori frustrati, il tempio dell’insicurezza piazzato dentro il monumento della fama e della gloria."
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