Il fumetto di un autore egiziano che ha anticipato l'esplosione della rivolta di questi giorni in Egitto, censurato in patria e condannato alla distruzione di tutte le copie.
L'immoralità della politica e del regime di Mubarak messi alla berlina. La rivolta egiziana anticipata in un graphic novel.
Dal 25 gennaio 2011 la società civile egiziana manifesta per le strade dell’Egitto come mai si era visto negli ultimi 30 anni. In contemporanea con le manifestazioni che stanno sconvolgendo il mondo arabo, la casa editrice “il Sirente” pubblica il primo graphic novel del mondo arabo, “Metro” di Magdy El Shafee, che catapulta il lettore negli scontri tra polizia e manifestanti nelle piazze del Cairo e denuncia le ingiustizie, la corruzione, l'oppressione che il popolo egiziano subisce ogni giorno.
Romanzo a fumetti, ambientato al Cairo, nel bel mezzo dell’insicurezza che investe la sfera finanziaria, ma non risparmia neanche quella sociale. Il protagonista è il signor Shihab, un software designer che, non riuscendo a pagare il debito contratto con uno strozzino, organizza una rapina in banca per risolvere definitivamente i problemi finanziari. Per realizzare l’impresa si avvarrà della complicità dell’amico Mustafà il quale lo lascerà a bocca asciutta e fuggirà con la refurtiva. Nei disegni si srotolano gli avvenimenti egiziani degli ultimi anni, cadenzati dalle fermate della metro che portano il nome dei presidenti egiziani: Nasser, Sadat e Mubarak. Metro è un thriller, una storia d’amore e un romanzo politico metropolitano che si anima dietro le quinte e nei sotteranei dell’affascinante e decadente Cairo.
Magdy El Shafee è un artista, autore di fumetti e illustratore egiziano. Dopo aver lavorato nei campi più disparati, ha cominciato la sua carriera di fumettista nel 2001, in occasione del Comic Workshop Egypt, tenutosi presso l'Università Americana del Cairo. Si è inserito nel filone narrativo del realismo sociale, ambientando le sue opere nei luoghi più tradizionali del Cairo e descrivendo gli aspetti della vita popolare cairota per affrontare i temi caldi dell'Egitto - politica, economia, sanità, istruzione e povertà. A tal proposito va citato Metro (2008), graphic novel che gli è costato un processo conclusosi con una condanna alla distruzione di tutte le copie e al pagamento di un'ammenda di 5.000 lire egiziane (ca. 700 euro).
"Non ci bastano i cambiamenti decisi da Mubarak – afferma Magdy El Shafee in un'intervista da piazza Tahrir al Cairo, dove partecipa alle manifestazioni – non ci basta la nomina di Omar Suleiman come suo vice. Entrambi fanno parte dello stesso governo di corrotti. Noi vogliamo un cambiamento vero". Il Cairo, 29 gen. - (Adnkronos/Aki).
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