Bruno Cirino in "Diario di un maestro" |
La televisione degli anni Settanta è una miniera dalla quale è ancora possibile e necessario ricavare stimoli e occasioni di riproposizione di soluzioni non scontate. Certo, è facile oggi ricorrere agli slogans, alle frasi fatte, alle prese di posizione stereotipate. Rifarsi ad un buon senso comune (foriero, da sempre, di errori madornali e di facili soluzioni) che ha, come unica positività, quella di esentarci dal pensare.
Diario di un maestro è una delle tante produzioni della televisione degli anni Settanta che andrebbe rivista, discussa, valutata. E' una proposta di soluzioni non facili, non scontate, complesse. Ma sono proprio queste le soluzioni che possono salvarci da quel sonno della ragione che genera soltanto mostri.
Inoltre è un'occasione per rivedere un grande, e troppo presto scomparso, interprete: Bruno Cirino.
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