Il Galmozzi ha quasi sessant'anni. Gira vestito di nero con bandana appresso. Lo vedi che un po' gli dà anche fastidio. Lo vedi.
-Che poi il disco della Irene Grandi, quando l'hanno registrato in studio, su a Milano, lì al basso c'era il Galmozzi.-
Il muro scrostato perde i pezzi di calcina sul pavimento e c'è una puzza così forte di piscio di cane che ti convinci che è proprio il cane a pisciare sul muro e a far cadere i pezzi di calcina sul pavimento.
-Che un giorno lui, che aveva cominciato a suonare la chitarra per Fausto Leali e si facevano il giro delle balere, l'avevano anche chiamato a Londra. Che lui con il basso e la chitarra è sempre stato un genio.-
Il cane ha smesso di agitarsi. Adesso è proprio la sua puzza che si sente. La puzza di cane mai lavato. Quella puzza che si appiccica poi anche al padrone.
-Che lì a Londra, va a capire cosa è successo, se tu ascolti un paio di LP dei Pink Floyd, lo senti che c'è il basso del Galmozzi. Perché è così bravo che l'avevano chiamato in studio a coprire dei buchi.-
Il cane agita la coda. Puzza di cane. Piscio di cane.
-Che insomma, lì a Londra si era passato un bel po' di anni, e in studio era imbattibile. Ha registrato persino delle cose con Eric Clapton. Pensa te. E un tre volte, mi pare, in studio lo ha voluto anche Elton John.-
Guaiti e il grattare della porta. Finalmente il cane esce. Lui e tutto il suo puzzo.
-Che una volta che poi è tornato qua non c'è uno che non lo voglia per le registrazioni in studio. Adesso mi pare che ha appena finito con il Liga e mi ha detto che va a Napoli, non ho capito bene se per Pino Daniele o per Bennato.-
Il Galmozzi ogni tanto lo vedo alla stazione. Che prende un treno. Per andare a Linate o alla Malpensa. Vestito tutto di nero con bandana appresso. Aspetta il treno. La chitarra e il basso non è stato costretto a mollarli. Però aspetta il treno. Come un impiegato. Come un muratore che va in cantiere.
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