Ci son giorni che ti sembra che tutto vada come non deve andare. Ci son giorni che ti sembra che tutto, ma proprio tutto, non faccia altro che suonarti una musica stonata, una musica che ti svisa via le note della vita. E poi ci son giorni che ti capita di incontrare gente che la guardi in faccia e capisci subito che la pensa come te. E allora capisci che son quelli i giorni da ricordare, che son quelli i giorni che porterai con te finché campi.
Ieri c'è stata la cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio Letterario Tracce di Territorio.
I numeri sono importanti. Caspita se lo sono.
Quando Steve Hackett abbandonò i Genesis, i tre superstiti del gruppo incisero l'LP And Then There Were Three (E poi rimasero in tre). E i numeri sono importanti. Caspita se lo sono. E il tre è il numero perfetto e sei è un multiplo di tre e il Premio Tracce di Territorio ieri è arrivato alla sesta edizione. E sesta vuol dire sei. E l'avevamo creato in tre (Mino Milani, mio fratello e il sottoscritto). E ieri ci siamo guardati in faccia con Marino Magliani e con Michele Marziani e con Paolo Pedrazzi e Stefano Costa della Eumeswil. E abbiamo capito che la pensavamo tutti allo stesso modo.
Eh, ci son proprio giorni...
2 commenti:
Eccomi, come prommesso ho (r)aggiunto il blog ai miei preferiti. Grazie per il bel pomeriggio lomellino. Bisognerebbe davvero fare una "conta" di tutti quelli che "la pensano come noi" in questa provincia e sfoderare creare reti, ponti, strade, contatti letterari per rivitalizzare la provincia apatica e sonnolenta ma come mi avete insegnato ieri, piena di risorse e paesaggi mozzafiato.
Sono io che ringrazio te per gli apprezzamenti. E sono inoltre d'accordo con la tua valutazione della nostra provincia. Io son qua, a disposizione. Credo proprio che ci sentiremo presto. Intanto, come promesso, domani pubblicherò il post su "Il lamento del turnista" e a seguire una delirante recensione di "Rosso Floyd". Ci si vede!
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