domenica 16 maggio 2010

Oggi sono stato al Salone del LIbro

La ragazza bionda che bacia il suo ragazzo dimostra più dei suoi vent'anni. Sulla banchina della stazione Torino-Lingotto. Ma la pelle del suo viso è di porcellana, come i visi delle ragazze dagli occhi scuri, sedute negli stand degli editori. L'incontro fuggevole e indiretto con i loro sguardi lascia attimi di nostalgia, non appena i loro occhi ti trapassano per guardare oltre.
C'è un sottofondo di brusii, di annunci da ferrovia, di suoni pulsanti, un po' da sagra di paese. E' sempre stato così. O meglio, ci piace pensare che sia sempre stato così e che così sarà per sempre.
Suoni, voci, aspettative forse frustrate, colori scontati nella loro decisione, nomi (di libri, di autori, di editori) che ci confermano nella certezza incerta dei nostri sogni.
L'abbraccio fraterno con Massimiliano Santarossa, che ti invita a sederti con lui, nel suo stand, "siediti qua, questo è il posto per gli amici". La stretta di mano e i saluti con Tullio Avoledo, indaffarato con i figli al seguito, che sorride ironico, come se fosse tutta una ironica trama. L'arrivo allo stand della Manni, con Agnese che ti guarda come se di te sapesse già tutto e ti conoscesse da sempre e con Anna Grazia D'Oria che ti sta ad ascoltare, con pazienza, facendo finta di non accorgersi delle tue ansie e dei tuoi errori ingenui. L'incontro rivelatore con Marino Magliani, che "quasi tutto ció che ha scritto o pensato di scrivere riguarda la Liguria", e che, quando gli parli, è come se l'avessi sempre conosciuto e che ti dona la sua ultima fatica "Colonia Alpina Ferranti Aporti Nava". La telefonata a Bianca Garavelli, per dirle che devi ripartire e che non puoi esserci alla presentazione perché ti parte il treno e lei ti dice "stai tranquillo". L'acquisto di Monteverde, di Gianfranco Franchi e di Rapsodia su un solo tema , di Claudio Morandini, perché li conosci da anni via e-mail, ma non li hai mai incontrati e forse non li incontrerai mai.
Insomma, io, oggi, sono stato al Salone del Libro.

6 commenti:

Claudio Morandini ha detto...

No, aspetta, Angelo: vuoi dire che oggi, domenica 16, eri al Salone anche tu? Accidenti, perché non ci siamo messi d'accordo? Ero lì dalle dieci del mattino, e sono stato più volte davanti allo stand della Manni! Mi sarebbe piaciuto molto incontrarti di persona.
(In ogni caso, ti ringrazio per la fiducia nel mio libro: spero che ti diverta; e aspetto di conoscere le tue impressioni.)

il blog di angelo ricci ha detto...

Tranquillo, Claudio. la data del post è il 16 maggio, perché è stato composto dopo la mezzanotte. Ma il post si riferisce a sabato 15 maggio, che è appunto il giorno in cui sono stato al Salone. Il tempo di leggere il tuo libro (ne ho già avute buone vibrazioni, anche solo consultandolo qua e là) e saprai tutto. Naturalmente ne pubblicherò qui una recensione.

bianca garavelli ha detto...

Angelo, che bel commento narrativo al Salone 2010...E' già un racconto. E devo dire che quei "suoni pulsanti" da sagra di paese sono stati il sottofondo più disturbante per la presentazione di "Pandosia" (Manni) di Filippo Senatore allo stand Regione Puglia! Con un ottimo Nando Dalla Chiesa, che continuamente sembrava volersi scusare di non essere un critico letterario... Ma a volte va bene così.

il blog di angelo ricci ha detto...

Bianca, sono contento che questo piccolo reportage ti sia piaciuto (il tuo giudizio è sempre il benvenuto) e che la tua presentazione abbia avuto successo, nonostante i "suoni pulsanti", da sagra di paese.

Anonimo ha detto...

caro Angelo, ho perso la tua mail,

un caro saluto,
marino magliani

il blog di angelo ricci ha detto...

Marino, ho io la tua. Ti invio tutto al più presto. Ciao.