venerdì 14 maggio 2010

Premio Letterario Tracce di Territorio. I finalisti della sezione narrativa

Ricevo dall'amica Bianca Garavelli questo comunicato, che pubblico.

La Giuria Letteraria del Premio "Tracce di territorio", formata da Mino Milani (Coordinatore), Tino Cobianchi, Bianca Garavelli, Giuseppe Polimeni, Paolo Pulina, Angelo Ricci e Gian Battista Ricci (ideatori del Premio), ha scelto i quattro finalisti 2010 per la sezione narrativa "Riccardo Bacchelli". Il Premio è organizzato dal Rotary Club Cairoli in collaborazione con l'Associazione Tracce di Territorio, con il contributo di ILPRA Group e il patrocinio della Provincia di Pavia.
Le quattro opere narrative ben interpretano la finalità del Premio di esaltare i dettagli più intensi e suggestivi di un particolare territorio italiano:
Franco Arminio, Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta, Laterza;
Massimo Bubola, Rapsodia delle terre basse, Gallucci;
Marino Magliani, Vincenzo Pardini, Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo, Transeuropa;
Cristina Zagaria, Perché no, Perdisapop
Franco Arminio vive a Bisaccia, in Irpinia, è poeta e narratore. Ha al suo attivo romanzi e libri di poesie per gli editori Laterza e Sironi e svolge attività di documentarista. Il suo romanzo è il resoconto minimalista e tragico della difficile vita in un paese ai margini d'Italia, con il ritmo di un diario rabbioso e sincopato.
Massimo Bubola, nato in provincia di Verona, è definito il fondatore del folk-rock italiano e ha pubblicato venti album. È coautore di celebri canzoni con Fabrizio De Andrè e del successo di Fiorella Mannoia Il cielo d'Irlanda. Concorre con la sua prima opera narrativa: una storia suggestiva, sospesa in un riuscito equilibrio fra realtà e immaginazione, quasi una fiaba.
Marino Magliani, traduttore e narratore che vive in Olanda (ha pubblicato romanzi per Sironi e Longanesi), firma con il noto giornalista e scrittore toscano Vincenzo Pardini (ha vinto tra l'altro il Premio Viareggio d'inverno) questo libro composto da quattro racconti, due per ciascuno. Quattro storie di campagna, violente e sorprendenti, quattro riflessioni sull'imprevedibile durezza della vita, tanto che nella Postfazione Arnaldo Colasanti rievoca «il toro di Maupassant, lo sfinimento dell'arlesiana di Berlioz».
Cristina Zagaria è nata a Carpi e vive a Napoli, dove lavora nella redazione de «La Repubblica». Ha pubblicato romanzi e saggi per gli editori Dario Flaccovio e Dedalo, tra cui Processo all'Università (2007). Protagonisti del romanzo sono "ragazzi di vita" nella Napoli dei nostri giorni. La loro storia di brutalità è raccontata a perdifiato, come da un coro di voci disperate.
La premiazione si svolgerà sabato 12 giugno a Mortara, a Palazzo del Moro: fra questi quattro libri sarà scelto il vincitore per la narrativa; saranno inoltre premiate le sezioni "Cesare Cantù" (saggistica storica), e "Narrare con le immagini" (fotografia), su cui è al lavoro la Giuria degli studenti del Liceo Scientifico "Omodeo" e dell'Istituto Professionale "Pollini" di Mortara e degli Istituti Tecnici "Caramuel" e "Casale" di Vigevano.

Per info: http://www.traccediterritorio.it/

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