sabato 29 maggio 2010

E se ne è andato anche Dennis Hopper

Non lo so, ma qui è un continuo scrivere di miti e di eroi che se ne vanno. Forse è così che funziona. Forse è così che deve funzionare.
Sì, d'accordo. Eravamo tutti troppo piccoli. Si facevano le elementari. Anzi, forse si andava ancora all'asilo. Ma per quelli come me, tutta la storia degli anni Settanta (i film e la musica e tutto il resto) è stata la molla che poi ci ha spinto a guardarci attorno. Qui non è questione di padri o di fratelli maggiori. No. Qui è tutta una questione di gente che scriveva libri, che faceva film e scriveva canzoni. E quei libri li scriveva con la vita, quei film li girava con la passione, quelle canzoni le componeva con gli occhi. Ecco. In tutta questa storia dei '70 noi non ci siamo mai stati. Ma abbiamo letto quei libri. Abbiamo visto quei film. Abbiamo ascoltato quelle canzoni. E ancora li leggiamo, li vediamo, le ascoltiamo. Poi, dopo, quando siamo diventati grandi, abbiamo capito che la vita era tutta un'altra storia. Ma quei libri, quei film, quelle canzoni ci sono rimaste dentro. E non c'è ebook che tenga. Non c'è i-pad che serva. A noi tutto quel materiale è rimasto immagazzinato nella nostra anima. E tanto basta.
Arrivederci, Dennis.

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