La nostra storia, quella eroica dei re e imperatori e quella immobile delle fatiche quotidiane di noi tutti, si intersecano sempre. E spesso, quando si incontrano, non fanno altro che far sgorgare un immenso fiume di sangue.
Oggi è il 24 aprile. Oggi è il Metz Yeghèrn. Oggi si ricorda il Grande Male.
Nella notte tra il 23 e il 24 aprile iniziò lo sterminio di un popolo. Sterminio di un popolo è quasi una frase burocratica. Sterminio di un popolo vuol dire però sangue, dolore infinito, morte. Siamo capaci di farci un'idea di tutto ciò? Non credo. Persi nelle nostre mollezze ci danniamo per il nulla, per quel nulla che la nostra società fa apparire essenziale, quando essenziale non è. C'è solo un antidoto. Il ricordo.
Oggi si ricorda il genocidio degli Armeni.
Oggi, io sono armeno.
Due libri.
Gli Armeni, di Gabriella Uluhogian, Il Mulino.
Il genocidio degli Armeni, di Marcello Flores, Il Mulino.
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