Le grandi lettere nere che spiccavano sul bianco del cartello non ci sono più. I lavori sono finiti e non è più necessario sapere chi ha finanziato l'opera.
Un pomeriggio quasi caldo. Un sabato di febbraio. Il rosa pallido della chiesetta e il rosso delle pietre del battistero romanico. Spiccano nel verde della boscaglia che preannuncia le acque fredde dell'Agogna. Parcheggio la macchina. Adagio. Sull'erba. Attento ai sobbalzi delle buche. Esco. Con la chiesa alle spalle mi fermo un attimo a fissare il Monterosa che, lontano, segna il confine dei desideri e dei sogni della pianura. Pieve di Velezzo. Anno Mille. A qualche chilometro c'è Lomello. La piccola Ravenna. Ancora più antica.
Il rumore della cascata dell'Agogna segna il tempo. Un attimo. Un ricordo. La sua gonna fucsia. I suoi capelli castano chiari. Quasi biondi. I suoi occhi celesti, dove avevo quasi paura nel perdermi. Un attimo. Un ricordo. La mia mano che sente il calore del suo fianco e il peso della sua testa sulla mia spalla. Mi sembra quasi di sentire ancora il suo respiro. Un attimo. Vorrei riaverla ancora. Qui con me. Ma sono cose che non succedono. Il cofano della macchina è ancora caldo. Tolgo la mano. Risalgo in macchina e riparto. Guardo il sole che tramonta dietro al Monterosa che, lontano, segna il confine anche dei miei ricordi.
Un libro.
Castelli, Rocche, Case-Forti, Torri della Provincia di Pavia (2 voll.), di Mario Merlo. (Editrice Fusi-Pavia. A cura della Camera di Commercio di Pavia). Credo che quest'opera sia di difficilissimo reperimento e non so se qualcuno la ristamperà. Come ho detto, sono cose che non succedono.
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