Mi è capitato anche di perderli, i libri. Affascinato dalla lettura di una recensione letta su Pulp Magazine, acquistai Il supplizio del legno di sandalo, di Mo Yan, che usciva allora nei Supercoralli dell'Einaudi. Non so come avvenne. La valigetta stranamente leggera, un pensiero veloce, idee confuse improvvisamente chiarissime. Il libro era rimasto sul muretto che delimitava un ombroso chiostro, nel labirinto di un bellissimo palazzo. Una corsa trafelata e l'immediata certezza di essere stato artefice e protagonista di un bookcrossing involontario. Il libro non c'era più. Non l'ho mai riacquistato, non so come va a finire e non so come inizia. Qualcuno l'ha saputo grazie a me. E, devo essere sincero, ne sono contento.
C'è comunque anche un grande fascino nell'acquisto di un libro in edicola. Spesso, quando coltivavo una frenetica passione per la fantascienza (ora trasformatasi in un tranquillo amore pieno di bei ricordi), ero attratto ovviamente dalla collana Urania. Nell'immobilità assolata di un primissimo pomeriggio ligure (ero in vacanza) trovai un paio di raccolte di romanzi anni '50. Attratto dalle copertine rimasi però vittima di una noiosissima sequenza di space operas. Almeno fossero state deliranti come un film di Ed Wood. Persi anche quei due libri. Non li ho mai più ritovati e ne sono contentissimo.
Voglio segnalare questa iniziativa. Facciamolo! Non ci vuole molto. E i risultati, ne sono sicuro, saranno interessanti. Naturalmente regalate solo libri belli. Niente space operas noiose, mi raccomando!
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