domenica 14 febbraio 2010

La ragazza e la libreria

Ho conosciuto una ragazza. Ha gli occhi scuri, che sorridono, e la bocca dalle belle labbra un po' imbronciate. Mi piace. Ma io non piaccio a lei.
Succede.
Ieri sono stato in una libreria. Una libreria grande, con le scale mobili, il bar e perfino una tavola calda. Una libreria diversa dall'abitudine delle mie frequentazioni. C'erano i libri. Tanti. Troppi. E c'era la gente. Tanta. Quasi tutta al bar o seduta ai tavolini della tavola calda. Le porte sempre aperte anche con il freddo, ti accolgono con la zaffata forte del riscaldamento. I commessi se ne stanno in divisa rossa rintanati dietro alle casse. Nascosto dalle pile dei libri, messi un po' a casaccio, scorgevo i vassoi dell'happy hour.
Piccole panchine di legno ospitavano ragazzi e ragazze che si scambiavano gioiosamente insulti, baci e carezze. Dopo un po' me ne sono andato. Io piacevo alla libreria. Ma la libreria non piaceva a me.
Succede.

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