domenica 31 gennaio 2010
di 3/4-cinque giovani lettrici guardano cinque autori
Certo. Il libro, l'autore, l'ispirazione, la tecnica ecc. ecc. Spesso però si dimentica una cosa fondamentale: il lettore. Henry Miller scriveva che è necessario ritrovare quell'equilibrio fra lo scrittore (che si crede un artista) e il lettore (che è un artista in potenza). Costantino Leanti e Giuseppe Polimeni creano questa rassegna che sposta il punto di osservazione dall'autore al lettore. Anzi, alla lettrice. Anzi, alla giovane lettrice. In questa operazione mi ci sono ritrovato subito. In corsivo inserisco le parole del comunicato stampa dell'iniziativa, che, meglio delle mie, illustrano questa interessante e originale operazione culturale.
Naturalmente c'è anche il sottoscritto con il suo romanzo (Notte di nebbia in pianura-Manni Editori). E c'è anche una giovane lettrice che, di 3/4 lo guarda. E' Gloria Ghioni, curatrice di Critica Letteraria.
Gloria ed io facciamo da apripista alla rassegna giovedì 4 febbraio, alle ore 18, al bar dell'Università di Pavia.
Di ¾ , con uno sguardo non frontale, ma, appunto, portato di traverso, da una posizione non convenzionale, ma forse per questo più appassionante e nuova: così si presenta la rassegna pavese di lettrici e scrittori, che la Biblioteca Bonetta in collaborazione con la libreria CLU propone alla città. Gli autori sono invitati in uno spazio non convenzionale, quello del Caffè dell'Università di Pavia, a un orario insolito, le 18. Lì si presentano con la loro opera allo sguardo "di traverso" di cinque giovani lettrici, che dialogano sul libro e sulla scrittura, su tutto ciò che l'osservazione di quelle pagine e l'incontro con l'autore hanno suggerito loro. Gli studi letterari, la passione per il teatro, per la lingua suggeriranno percorsi e prospettive meno evidenti e senz'altro personali.
Non sarà semplice intervista, ma dialogo intorno a temi e scelte stilistiche, invito per entrambe le voci a un confronto su problemi e racconti, con la possibilità di scoprire l'interprete in ciascun autore e di ritrovare l'autore in ciascun lettore.
Di ¾ è un tempo, quello non pieno di una quasi-ora, del movimento delle lancette che non arrivano a chiudere l'unità, ma si fermano a un tratto del cammino: così è anche la lettura che la rassegna propone, non conclusa, volutamente aperta, con lo spazio e il tempo per le domande, per il silenzio e per la lettura di ciascuno.
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