domenica 8 gennaio 2012

Il passaparola di un libro, le donne e gli amori

Passaparola: magica definizione, tocco alchemico, insondabile traguardo. Il tal libro ha venduto migliaia di copie grazie al passaparola, il tal autore è diventato di culto grazie al passaparola, scrisse il tal romanzo in perfetta solitudine poi, grazie al passaparola, le sue opere divennero l'insostituibile bagaglio di ogni lettore.
Passaparola: limite estremo e irraggiungibile, esoterico strumento di fama letteraria, coordinata fantasma senza fissa dimora.
Invidie adolescenziali e solitudini mature ci lasciano senza repliche di fronte a colui che, senza apparente fatica, deteneva e detiene la parola segreta per aprire il cuore delle donne. Similitudini acide traslano la fama letteraria in quella dell'uomo amante distratto e riluttante che, quasi con degnazione non voluta e subita e che si trasforma nella nostra definitiva sofferenza, ha il potere segreto e sconosciuto di accedere a territori che per noi sono soltanto invalicabili e berlinesi "checkpoint charlie" degni di una postbellica cortina di ferro e di piombo.
Altro non ci resta che scrivere romanzi e racconti clandestini, nutriti della nostra sconfitta, senza avere nemmeno mai il momentaneo sollievo di una giustificazione.

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