Luigi Pagano provveditore agli Istituti di pena lombardi
dialoga con Davide Ferrario regista
Giovedì 16 dicembre 2010 ore 17,30 - Santa Maria Gualtieri
“Libertà dietro le sbarre”
La vita, la pena, la speranza
coordina: Vincenzo Andraous - tutor della Comunità “Casa del Giovane”
Sangue mio "Molti anni fa incontrai Andrei Vaijda, il grande regista polacco, e in una conversazione a tavola mi disse che per narrare una storia occorre almeno uno di questi due elementi fondamentali: una storia d’amore, o comunque di relazioni, o una ricerca di qualche cosa. Spesso le due cose coincidono. Credo che anche Sangue mio si ispiri a questa regola aurea poiché racconta una storia di relazioni tra un padre e una figlia che non si sono praticamente mai conosciuti - e una ricerca, che è poi la ricerca di se stessi attraverso un viaggio nel quale questi due
personaggi che non si sono mai confrontati prima, cominciano a guardarsi, ad annusarsi e a conoscersi pian piano..."
Il regista di “Tutti giù per terra”, “Guardami”, “Dopo mezzanotte” e “Tutta colpa di Giuda” presenta “Sangue mio”, il suo nuovo romanzo.
Luigi Pagano, a lungo direttore del carcere milanese di San Vittore, ora nuovo Provveditore agli Istituti di pena lombardi; racconta problemi e difficoltà nel far funzionare un'istituzione repressiva con migliaia di detenuti.
Davide Ferrario comincia la propria attività di regista nel 1987 con il cortometraggio “Non date da mangiare agli animali” e nel 1989 dirige il suo primo “La fine della notte”. Nel 1991 dirige il documentario “Lontano da Roma” sulla Lega Nord, trasmesso dalla Rai, e nel 1995 produce e realizza assieme a Guido Chiesa il documentario “Materiale resistente”.
Fonte: http://bibliotecabonetta.blogspot.com/2010/12/quattro-chiacchiere-con-luigi-pagano.html
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