Due bellissimi giorni. Ecco la prima idea che si affaccia alla mia mente, ripensando alla mostra dei piccoli editori di Belgioioso. Certo, di mostre e di fiere di editori, in vita mia, ne ho viste parecchie. Ci sono stato da spettatore, da appassionato e anche a presentare quello che scrivo. Ma la sagoma del castello che vedi avvicinarsi lentamente, mentre arrivi a destinazione, fa sempre un certo effetto. Nella vita abbiamo, a volte, bisogno di certezze. E per me, l'appuntamento di fine settembre nella bassa pavese, ha il sapore del rito. Passa il tempo. Sì, passa il maledetto tempo. Questa era la ventesima volta che il rito si compiva. Perché la mostra dei piccoli editori c'è ormai da vent'anni. E, a passare tra i saloni, ad osservare i tavoli colmi di libri, a guardare i visi, la memoria va a tutti i libri che hai letto, a tutte le storie che ti hanno affascinato, a tutto il mondo irrinunciabile che nasce dalla passione per la parola scritta.
Passa il tempo. Sì, passa il maledetto tempo. E allora ti butti nella scia dei visitatori per fare, inconsapevolmente forse, un bilancio. E scopri che di volontà, di vivacità e di coraggio, questi piccoli e avventurosi editori ne avevano allora e ne hanno ancora di più oggi. E passi per gli stand. Ed entri a guardare le presentazioni. E ti perdi in questo rito per cercare, in qualche modo, di ritrovarti. E per scoprire che "Parole nel Tempo" (il nome della fiera) non è soltanto uno slogan, ma l'illustrazione di un programma di vita. E ti fermi a parlare con Anna Grazia D'Oria e Agnese Manni, della Manni Editori, che hai incontrato a maggio a Torino e che ritrovi qui, animate dallo stesso entusiasmo. E ritrovi Paolo Pedrazzi e Stefano Costa della Eumeswil, in compagnia della verve dandy di Francesco Forlani, di Nazione Indiana. E ti ritrovi al bar, perso in una lunga chiacchierata con Claudio Morandini e Matteo Di Giulio.
Passa il tempo. Sì, passa il maledetto tempo. Una veloce corsa a salutare Roberto Cicala, editore di Interlinea e siamo arrivati alla fine. Alla fine di due bellissimi giorni.
Passa il tempo. Sì, passa il maledetto tempo.
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