Dalle mie parti le poste sono molto impegnate a fare l'istituto di credito e il gestore di telefonia mobile. Un po' meno a fare le poste. Ci sono giorni nei quali il flusso delle comunicazioni si blocca all'improvviso e si sta tutti lì, come nelle colonie, ad aspettare il postale da Londra, che ti porta il Times vecchio di un mese. Sarebbe bello starsene tranquilli, indossando un completo di lino bianco, un casco coloniale di sughero, fumare un sigaro sorseggiando rhum e dire: sto aspettando un comuncato urgente dalla Compagnia delle Indie. Speriamo mi arrivi entro il mese prossimo.
Ecco, proprio come in un romanzo di Conrad.
Ultimamente poi mi accade un fatto strano. Essendo abbonato ad un quotidiano, si presume che arrivi tutti i giorni. Sistematicamente mi accade che il postino mi metta nella cassetta delle lettere il giornale vecchio di un giorno. Il giorno 20 leggerò il giornale del 19 e il giorno 19 quello del 18. Interessante. Sembra di essere nel Mago di Oz.
Indro Montanelli diceva che non c'è cosa più vecchia al mondo di un quotidiano vecchio di un giorno.
Che, oltre all'istituto di credito e alla gestione di telefonini, le poste vogliano cominciare ad interessarsi anche di antiquariato? Buon Natale a tutti!
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