A metà degli ‘80 sviluppai un’insana passione per le sound machines, altrimenti dette ghetto blasters. Per alcuni anni fui un compulsivo frequentatore del SIM-HI FI (il Salone Internazionale della Musica che si teneva a Milano, in Fiera). Allora le mie tendenze letterarie tentavano di scavare in quello che era l’underground e la letteratura pop americana. Se tutte le parole hanno un doppio significato (e credetemi, TUTTE le parole hanno un doppio significato) vorrà pur dire qualche cosa se gli impianti stereo delle auto si definiscono esoterici e il mondo dei trucchi e delle soluzioni dei loro appassionati è detto esoterico.
Un pomeriggio di Settembre, mentre l’aria del SIM era piena dei Talking Heads, comprai una rivista: Hi Fi esoterico. Radio, altoparlanti, bassi. rewind, i primi cd.
E nelle ultime pagine una foto. Una piscina californiana. Azzurro intenso. Dell’acqua e del cielo. Attorno, solo rocce e il marrone del bush. Nella piscina, un uomo e tre giovani e belle ragazze bionde. Tutto molto Una cascata di diamanti o S.O.B. o Harper.
E poi un torrenziale e folle articolo. Thomas Pynchon, gli snuff movies, la Commissione Warren, la teoria del complotto, i caimani nelle fogne di N.Y., Joseph Heller, i Beach Boys, gli Hell’s Angels, l’Area 51, la CIA, Charlie Manson, la Amok Press, Timothy Leary, il beach punk, l’industria hard della San Fernando Valley, Altamont, Helter Skelter, il Dakota Building, Ed Wood, Anton LaVey, Myra Breckinridge.
Ho perso quella rivista. Non l’ho mai più ritrovata.
(Ho raccontato questa storia a Tullio Avoledo che mi ha detto:”Figurati che io, una volta, ho ricevuto una mail da uno che diceva di essere l’Anticristo.”)
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