giovedì 17 aprile 2014

Auramala. Il re è vivo, di Ivan Fowler (Il Mondo di TELS)

Linee narrative che uniscono luoghi dell’affascinante passato medioevale europeo, luoghi che sono ancora oggi traccia di misteri irrisolti. Già Borges, definitivo cultore di mitologie scandinave, britanne e anglosassoni, sosteneva ne La biblioteca inglese, raccolta delle sue lezioni di letteratura all’Università di Buenos Aires, che della lingua inglese antica, frutto del periodo che sta a cavallo tra il crollo della Britannia celtica e romanizzata e la conquista degli Angli, degli Juti e dei Sassoni, prima quindi della contaminazione linguistica normanna avvenuta dalla battaglia di Hastings in poi e che ha portato all’inglese moderno, rimanessero pochi e fondamentali documenti, nascosti in tre abbazie inglesi e in una dell’Italia settentrionale. Ed è proprio seguendo questa borgesiana lezione di ricerca di tracce storiche nascoste che si dipanano tra l’Inghilterra e la pianura situata tra Piemonte, Lombardia e Liguria, che si snoda la trama di questa narrazione che porta in sé l’insegnamento che fu già di Walter Scott e di Robert Stevenson. In un momento storico determinante, i prodromi di quella Guerra dei Cento Anni, momento che delineò la nascita della consapevolezza delle due nazioni che per secoli hanno segnato la storia europea, la Francia e l’Inghilterra, e che cancellò quella contaminazione di popoli e di re, quella contaminazione che rendeva il re d’Inghilterra possessore di terre francesi e il re di Francia rivendicatore di corone britanniche (all’insegna comunque del fiorire, due secoli prima, dei trovatori alla corte di Eleonora d’Aquitania, moglie francese di sovrani francesi e inglesi e madre francese di sovrani inglesi), si sviluppa questa affascinante cronaca dagli echi medioevali, ma anche portatrice di suspense spionistiche alla Le Carré e alla Ian Fleming. Il tutto reso con una magistrale padronanza di riferimenti storici, militari, economici e della vita quotidiana di quel Trecento che fu in un certo senso epoca incubatrice del Rinascimento. Tra le voci di parlate inglesi, fiamminghe, provenzali e occitane, la storia raccontata in Auramala è un imperdibile viaggio narrativo tra il medioevo di un’Inghilterra misterica e quello di un territorio oltrepadano, pavese e lomellino pregno di contaminazioni storiche e magiche. Auramala è un fondamentale baedeker per chi, nel nostro presente, vuole, da turista o da studioso, percorrere ancora una volta quel viaggio.
Un libro.
Auramala. Il re è vivo, di Ivan Fowler (Il Mondo di TELS). 

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