giovedì 4 ottobre 2012

Comprare il sole, di Sebastiano Vassalli (Einaudi)

Sebastiano Vassalli non è soltanto uno scrittore. Sebastiano Vassalli è anche un viaggiatore del tempo e un anatomopatologo letterario.
Viaggiatore del tempo perché i suoi romanzi percorrono tempi storici che si trasformano e si trasfigurano in allegorie dell’anima e anatomopatologo letterario perché le sue parole scavano sin nel profondo dei corpi, delle loro ansie, delle loro meschinità.
Le epoche storiche sono da sempre oggetto di una fondamentale domanda. Se cioè la rappresentazione delle distorsioni e delle patologie sociali vada ricercata nei comportamenti delle figure totemiche dei re, dei papi, degli imperatori, dei primi ministri e dei generali oppure nella vita delle genti meccaniche e di piccolo affare di manzoniana memoria che il Manzoni invece vedeva come vittime dell'arbitrio dei potenti..
Ed è su questo punctum dolens che il Vassalli viaggiatore del tempo si sofferma con Comprare il sole ed proprio qui che il Vassalli anatomopatologo letterario affonda il suo bisturi.
Osservatore distaccato (ma non certo privo di opinioni, anzi) alla maniera dei Voltaire e dei grandi pamphlettisti del sei e del settecento inglese, il Vassalli viaggiatore del tempo ci racconta una favola, una fiaba, una storia; ne presenta i personaggi principali e i comprimari con la nonchalance puntuale di un suggeritore che, dalla sua buca, segua il tramestio del palcoscenico e ne accompagni la trama che si snoda sino alla sua trasformazione in una struttura narrativa che piano piano abbandona il suo artefice per entrare nell’anima dei lettori.
Il Vassalli anatomopatologo letterario invece, mentre si svolge la narrazione, esegue una vera e propria autopsia della società contemporanea, dei suoi perniciosi luoghi comuni, del suo abborracciato armamentario pseudoculturale. Operazione che conduce analizzando, sezionando, scomponendo i frammenti della vicenda e le vite dei suoi personaggi.
Al termine della lettura di Comprare il sole sarà ben chiaro che nella nostra contemporaneità le genti meccaniche e di piccolo affare hanno assunto nelle loro vite tutti gli atteggiamenti, i capricci e le meschinità censurabili di quelle stesse figure totemiche che sembravano così irraggiungibili. Le vittime dell'arbitrio dei potenti non hanno fatto altro che seguirne l'esempio, perseguitandosi reciprocamente con grandi e piccoli arbitrii e vessazioni. Una piena e totale uguaglianza si è compiuta. Non certamente verso l’alto, bensì verso il fondo.
Lo scrittore si congeda, il viaggiatore del tempo si riposa, l’anatomopatologo, compiuta la sua dissezione, si allontana. Quella che sembrava una favola dai toni farseschi è in realtà un romanzo dell’orrore, ma di quell’orrore quotidiano, che vive negli anfratti della banalità e che si confonde con l’ambiente sino a sembrarne elemento irrinunciabile.
E, a ben guardare, quel romanzo dell'orrore si svolge tutti i giorni davanti ai nostri occhi.
Un libro.
Comprare il sole, di Sebastiano Vassalli (Einaudi)

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