Don DeLillo è un voyeur della nostra contemporaneità. In molte delle sue opere troviamo spesso descrizioni di installazioni o performances artistiche che, come silenziosi monoliti, fanno da sfondo agli avvenimenti; immobile e muta scenografia, quasi accusatoria. Alcune sue dichiarazioni, tratte da Conversations with Don DeLillo (University Press of Mississippi, 2005) chiariscono questa sua posizione:
-Non sono uno scrittore che percepisce i media, il mondo delle immagini, come nemico. Non mi metto in competizione con l’immagine. Adoro il cinema, la fotografia, la pittura, anche la pubblicità – che sono forme d’arte.
-La forma in cui vivo in questa società determina la forma in cui io scrivo, la forma dei miei testi.
-Noi scrittori preveniamo il movimento delle immagini.
Noma Bar è una graphic designer nata in Israele nel 1973. Ha creato (per l'editore Usa Picador) queste nuove copertine per alcuni dei romanzi di DeLillo. Copertine che, nella loro essenzialità, rendono, con pochi tratti, tutta la poetica dello scrittore americano.
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