sabato 9 ottobre 2010

Ho studiato economia e me ne pento, di Florence Noiville (Bollati Boringhieri Editore)

La crisi economica ha segnato pesantemente la fine di questo primo decennio del terzo millennio. E tutto lascia pensare che ci vorrà del tempo prima che le sue conseguenze abbandonino le nostre vite. Mai come in questo caso le trame più o meno nascoste, che si sviluppano nelle segrete stanze del potere mondiale, hanno lasciato un segno nella quotidianità di ciascuno di noi.
Ricevo questo interessante comunicato stampa che pubblico, nella certezza che incontrerà il vostro interesse.


Florence Noiville, Ho studiato economia e me ne pento  

«Incipit»
€10,00 pp.96
Diplomata nel 1984 in una delle più prestigiose business schools francesi, Florence Noiville pone in questo libro due domande fondamentali: le scuole economiched’eccellenza hanno la loro parte di responsabilità nella crisi che sta devastando società e mercati? Sono state almeno in grado di preparare le élite di domani ad affrontare l’emergenza? Le risposte sono tutt’altro che rassicuranti: sì, le business schools sono colpevoli perché orientano esclusivamente al profitto, mettendo ai posti di comando manager nutriti di elitismo e cultura della prestazione; no, non hanno preparato ad affrontare il disastro perché si sono limitate a sopravvalutare il successo economico.
Tra ricordi autobiografici e casi concreti, Florence Noiville traccia così una panoramica demistificatoria su alcuni disastri dell'economia attuale. Con la sua lucida analisi del fallimentare rampantismo di una generazione, la Noiville consegna al lettore una critica tagliente e ironica della legge del «profitto prima di tutto». Eppure, alla fine, un sogno rimane: quello di un insegnamento che prepari i nuovi dirigenti a evitare le trappole dell'euforia speculativa, che scardini i privilegi delle élite manageriali, in nome della responsabilità, e apra la strada a un capitalismo eticamente sostenibile.
Florence Noiville lavora come giornalista a «Le Monde». Dopo la laurea in diritto commerciale presso l'École des Hautes Études Commerciales (HEC), ha presto abbandonato la carriera nella finanza in nome della cultura. Oggi scrive come critica letteraria su «Le Monde des livres», ed è anche saggista e romanziera. In traduzione italiana sono usciti Isaac B. Singer. Una biografia (2006)

Nessun commento: