venerdì 19 marzo 2010

In difesa di "Per un pugno di libri"

Sì, lo ammetto. Quando ho tempo, la domenica alle sei di sera, guardo "Per un pugno di libri". E lo guardo sin da quando lo presentava il "turista per caso" Patrizio Roversi. A me "Per un pugno di libri" piace. Nella vita non sopporto le cose complicate e addirittura scappo a gambe levate dalle persone complicate. Ecco, "Per un pugno di libri" è l'elogio della semplicità. E' l'esempio della tranquillità. E' un mantra. E' una ripetizione quasi religiosa di titoli e nomi di autori, senza la pretesa affannosa di interpretare e di spiegare. E il mantra serve a questo. A tranquillizzare e a rendere consapevoli. Senza pretese di complesse interpretazioni. Anche i grani del rosario sono, a loro modo, un mantra. Tutte le civiltà ripetono qualche cosa, qualche formula, che ha lo scopo di renderci la vita meno affannosa.
La notizia è questa: "Per un pugno di libri" chiude. Su Facebook sono sorti alcuni gruppi per protestare contro questa decisione. Cercateli e iscrivetevi.
Mi pare fosse Raymond Queneau a dire che l'essere umano solo in due casi ha la possibilità di provare l'eternità: quando fa l'amore e quando legge un libro.

2 commenti:

Pisio ha detto...

salviamo un pugno di libri!!

http://www.petizionionline.it/ petizione/salviamo-la-trasmiss ione-per-un-pugno-di-libri-rai 3/860

si può mettere una firma qua e su Facebook c'è un gruppo apposito.

http://www.facebook.com/group. php?gid=329301074694&ref=mf

il blog di angelo ricci ha detto...

Ottimo! Firmare e iscriversi!