Tutti noi abbiamo avuto un inizio. Tutto quello che abbiamo fatto ha avuto un inizio.
Forse non c'entra nulla con quello che voglio dire, ma personalmente non sopporto i gruppi elitari. Non sopporto i gruppi chiusi che se la cantano e che se la suonano. E Dio solo sa quanti ce ne siano, specialmente fra chi bazzica libri, scrittori, editori ed il variegato e rutilante mondo dell'editoria. Non parlo solo dell' istituzione, parlo anche di chi fa dell'anticonformismo una bandiera al punto da creare un bel conformismo dell'anticonformismo.
Tempo fa, quando giravo ancora con i miei manoscritti sotto il braccio, un editore che passa per anticonformista, attento alle tematiche dei ggiòvani, attento a promuovere tutto ciò che di tondelliano gli passava sotto il naso, mi disse "la tua scrittura è efficace, ma i tuoi scritti non hanno superato l'esame del mio desk di giovani".
Ora, è passato un sacco di tempo, ma io sto ancora qui a chiedermi che cosa diavolo sia un desk di giovani.
Comunque, dicevo, tutti abbiamo avuto un inizio. Anche questo che ho raccontato forse è stato un inizio.
Ma per me la vita e la parola scritta spesso si confondono e quindi il mio inizio vero è più legato a questa contaminazione di vita e di parola scritta.
Non so perché ma un giorno (all'inizio, forse, di questa contaminazione) scoprii un certo tipo di letteratura americana. E scoprii Don DeLillo.
Mi piace DeLillo. Mi piace il suo voyeurismo controllato. Mi piacciono la sua scrittura, il suo stile, il suo starsene da parte mentre con la parola scardina ogni consuetudine.
Io DeLillo l'ho scoperto grazie a Tullio Pironti, che fu il primo a pubblicarlo e a farlo conoscere in Italia.
Tullio Pironti è un editore che ha sempre cantato fuori dal coro. Per questo mi piace.
Io Tullio Pironti non l'ho mai conosciuto, ma se lo incontrassi, lo ringrazierei.
Un libro: Libri e cazzotti di Tullio Pironti (Tullio Pironti Editore).
Un autore: Don DeLillo (i suoi libri, ovviamente, tutti).
Nessun commento:
Posta un commento