Nell'universo dei libri, delle storie, appare questo Io e Mabel e subito il lettore comprende che si trova davanti qualcosa che va ben oltre il semplice divenire della narrazione. Sarebbe riduttivo definire questo libro con il termine romanzo perché Io e Mabel è saggio, memoria personale e letteraria, strumento di autoanalisi, percorso dotto e sapiente attraverso linee spesso sconosciute che coniugano piani di lettura differenti e affascinanti. È forse dai tempi di Jean-Henri Fabre e dei suoi Ricordi di un entomologo che non nasce un autore che riesca, con così tanta bravura e intensità, a intessere un arazzo narrativo sul quale risplendono le tonalità chiaroscure delle anime, dei paesaggi, dei libri che circostanziano le esperienze umane che cercano un punto di equilibrio nella natura intesa come entità che tutto contiene e avviluppa. L'elaborazione del lutto per la scomparsa paterna è elemento di genesi e di accompagnamento del divenire narrativo, ma presto questa stessa elaborazione esce dall'esperienza privata dell'autrice per fondersi con tutte le sfaccettature della sua vita personale, sfaccettature che pagina dopo pagina assumono i contorni di una nuova esperienza totalizzante in tutti gli istanti che la compongono. Il rapporto fra l'autrice e l'astore Mabel è paradigma dell'eterno rapporto fra gli umani e il loro eterno specchiarsi nelle altre creature viventi in cerca di una risposta alle domande primigenie che stanno alla base del senso filosofico della vita. Helen Macdonald non si chiude in una torre d'avorio intellettuale, ma si sporca le mani, le vesti, l'anima nella ricerca di un accordo con il suo doppio alato che è simbolo di tutto ciò di cui gli umani sono in cerca da sempre e che da sempre sanno di non poter raggiungere. Fortissimi sono in quest'opera il senso della scrittura e il significato dello scrivere, resi anche e soprattutto attraverso la lenta e misteriosa apparizione di un universo letterario parallelo che vive negli antichi trattati sulla falconeria, i cui autori e titoli accompagnano la narrazione come una cosmogonia borgesiana di letture infinite. Ma è soprattutto la sfida letteraria e di vita che l'autrice coglie nei libri di Terence Hanbury White, autore dalla vita complessa e dolorosa, a trasfigurarsi come il vero doppio letterario che agisce tra le pagine di Io e Mabel. Come tanti mondi paralleli il romanzo che l'autrice sta componendo, le letture dei trattati che appartengono allo splendore passato della "Rule Britannia" e la via crucis umana e letteraria di T.H. White si fondono in un unicum letterario che nasce dalla penna di una scrittrice che il lettore attento non dovrà mancare di leggere.
Un libro.
Io e Mabel. Ovvero L'arte della falconeria, di Helen Macdonald (Einaudi).
martedì 29 marzo 2016
Io e Mabel. Ovvero L'arte della falconeria, di Helen Macdonald (Einaudi)
venerdì 25 marzo 2016
La "Trilogia della pianura" dalla viva voce dell'autore
Ora è possibile ascoltare alcuni brani letti dalla viva voce di me medesimo e tratti da Notte di nebbia in pianura, Sette sono i re e L'odore del riso, i miei tre romanzi, editi da Antonio Tombolini Editore nella collana Officina Marziani, che compongono la mia Trilogia della pianura. Si può fare qui. Buon ascolto e, se una volta ascoltati i brani vorrete acquistare i libri, buona lettura!
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libri che ho scritto
lunedì 14 marzo 2016
'80. L'inizio della barbarie, di Paolo Morando (Laterza)
Un libro.
'80. L'inizio della barbarie, di Paolo Morando (Laterza).
lunedì 7 marzo 2016
9 marzo presentazione della collana Calabuig
Calabuig, collana di Jaca Book, è una delle più interessanti esperienze editoriali del momento. Una collana dalla particolare veste grafica che presenta autori stranieri e che permette al lettore di compiere un vero e proprio viaggio spaziotemporale nella letteratura mondiale.
Mercoledì 9 marzo, alla libreria Verso di Milano, alle ore 19 dialogherò assieme a Andrea Gessner (editore di Nottetempo) con Vera Minazzi (editore di Jaca Book) e Mariarosa Bricchi (editor di Calabuig). L'argomento è "Calabuig, la narrativa firmata Jaca Book. Dalla linea editoriale alle scelte grafiche".
Ringrazio l'editore per avermi invitato a partecipare come relatore a questo importante evento.
Mercoledì 9 marzo, alla libreria Verso di Milano, alle ore 19 dialogherò assieme a Andrea Gessner (editore di Nottetempo) con Vera Minazzi (editore di Jaca Book) e Mariarosa Bricchi (editor di Calabuig). L'argomento è "Calabuig, la narrativa firmata Jaca Book. Dalla linea editoriale alle scelte grafiche".
Ringrazio l'editore per avermi invitato a partecipare come relatore a questo importante evento.
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