mercoledì 28 maggio 2014

Parte l'avventura di Officina Marziani con Sette sono i re

Sono molto felice di scrivere questo post perché è una felicità che condivido con Michele Marziani, direttore geniale della collana Officina Marziani, con Antonio Tombolini Editore che ha permesso la nascita di questa affascinante avventura editoriale, con tutto l'instancabile staff dell'Officina e con tutti gli altri scrittori che definitisi "I Pionieri" partiranno con me alla volta di questo innovativo viaggio narrativo ed editoriale.
Come ha scritto Michele Marziani: Alla fine di uno qualsiasi dei nostri libri non sarai più il lettore di prima. Magari sarai arrabbiato con noi, ma le nostre storie non ti saranno rimaste indifferenti.
Dall’Officina Marziani, escono solo pezzi unici: romanzi, storie, racconti, forgiati in ottimo italiano da bravi scrittori. Autori che pur dotati di talento conoscono anche la fatica quotidiana del tavolo di scrittura.
Una collana di storie capaci di abbracciare, mordere, schiaffeggiare, riflettere, nuotare in apnea.
Non guardiamo il pedigree dello scrittore, scommettiamo sul genio, sulla narrazione e sulla potenza della scrittura.
Dall’Officina Marziani ci impegneremo a far uscire solo libri capaci di portare chi legge fino all’ultima pagina, anche a costo di farlo piangere, sudare, soffrire, rotolarsi dalle risate, mangiarsi le unghie…
I nostri libri ti faranno dimenticare il gas acceso e bruciare le uova. Puzza e fumo ti riporteranno alla realtà. Dopo, non sarai più il lettore di prima.
Non importano i generi, ci interessano solo due cose: la parola che indaga, come nella tradizione letteraria europea, e la trama che avvince, come nei grandi scrittori americani.
Il mio libro Sette sono i re ha l'impegnativo ed entusiasmante compito di fare da apripista, da vedetta, da esploratore in questa avventura. Non voglio dilungarmi oltre. Ora la parola spetta ai lettori.

martedì 20 maggio 2014

Roderick Duddle, di Michele Mari (Einaudi)

Esistono fratture spaziotemporali nell’universo delle storie. Fratture che gli autori di talento sanno attraversare portando con loro bagagli di storie e riattraversandole all’inverso creando altri universi paralleli fatti di romanzi, racconti, narrazioni che orbitano attorno a un centro cosmico che è poi la mirabile genesi di quel desiderio insopprimibile di raccontare e di raccontarsi che da sempre, come scriveva E.M. Forster, l’umanità porta con sé, come un tesoro inestimabile che i lettori hanno il fantastico compito di cercare, osservando una mappa i cui segni descrivono la geografia dell’anima. Michele Mari è da sempre un geniale creatore di acutissime mappe narrative, un instancabile viaggiatore di queste fratture spaziotemporali dell’universo delle storie. Da sempre è artefice di mondi narrativi nei quali la finzione è lasciapassare imprescindibile per una realtà che con la finzione si fonde, in un virtuoso gioco di richiami e rimandi e citazioni che insufflano nelle parole il tocco divino della vita. Sarebbe troppo semplice definirlo un uomo fatto di libri, come il Peter Kien protagonista dell’Auto da fé canettiana, perché Mari non si limita al gesto pur catartico della scrittura, ma con i libri costruisce veri e propri mondi narrativi nei quali il lettore, avvolto con grata stupefazione nelle loro trame, non soltanto legge per divertirsi, bensì legge trasfigurandosi in strumento vivente di quei libri, in un rapporto che unisce scrittore, lettore, trama, protagonisti e narrazione.
Roderick Duddle è un nuovo tassello di quel mosaico che Mari da sempre va componendo e in cui ogni suo libro è incardinato con gli altri in una struttura narrativa invidiabile e che fa da sempre la felicità di chi si accosta alle pagine da lui scritte. Echi immaginifici di quell’Ottocento narrativo dai bagliori provenienti da una letteratura britannica che, con Mary Shelley e Horace Walpole, sondava il mistero dell’angoscia e che erano già presenti in Di bestia in bestia, assumono qui la gioiosa indipendenza di una storia che, attraversando gli universi dei grandi affabulatori come Dickens e Stevenson e Melville e perché no anche Conrad, si pone definitiva e universale come paradigma di tutte le storie del mondo. Roderick Duddle è bussola, timone, vele e scafo di una baleniera, di un brigantino, di un veliero a bordo dei quali noi lettori salpiamo alla riscoperta di nuovi continenti letterari, alla guida di un capitano di lungo corso avvezzo a tutte le tempeste e sopravvissuto a ogni ammutinamento. Questa nave capitanata da Michele Mari ci conduce verso una forma narrativa che, ricostruendo il classico romanzo ottocentesco, in realtà ne ristruttura le forme e Roderick Duddle diviene strumento insostituibile che ci permette di accedere ancora una volta alla fantastica contemplazione di quell’orizzonte delle storie dove il lettore osserva stupito quel punto divino in cui l’universo delle parole, e della vita, rinasce.
Un libro.
Roderick Duddle, di Michele Mari (Einaudi).

lunedì 19 maggio 2014

I marmi, di Carlo Campani e Paolo Cecchini (Narcissus)

Storia toscanissima e toscanaccia, trama cupa e ritratto al contempo di una fascistizzazione fiorentina e italiana, dagli echi e dalle tonalità marcate e angoscianti, scritta con un linguaggio sorvegliato e innovativo. Quasi una summa della letteratura tenebrosa che riverbera echi di romanzi dell’Ottocento estremo, come se lo stesso Lovecraft avesse, al posto del Manzoni, sciacquato i panni in Arno. Escatologie tanatologiche che presentano descrizioni geniali (quella ostensione delle membra di cera di esseri che si appalesano allo studio di anatomisti e di cercatori di bramosie morbose e che vivono in quel confine abitato da ciò che non è più) e connessioni anatomopatologiche tra il positivismo scientista della Specola e i riti iniziatici di un antico e misterico Egitto. Rimandi a luoghi nascosti della letteratura, a siti occulti dell’architettura che, come una incisione del Piranesi o il dipinto di un rovinista settecentesco, ci conducono per mano verso la manifestazione orrorifica di una wunderkammer della carnalità violata, collezionando visioni degne degli scorticati di Fragonard, in un continuo cesello linguistico che dipinge con le parole un singolare affresco di affabulazione misterica.
I marmi sfugge sapientemente a ogni classificazione, assurgendo a opera unica che si pone in un affascinante confine di contaminazioni filologiche, culturali e storiche. 
Dialoghi dai quali nascono personaggi che si impongono all’attenzione del lettore, brani di comizi, di articoli di gazzette dell’epoca, di citazioni storiche e burocratiche portano il lettore a compiere un vero e proprio viaggio nel tempo, verso quei primi anni Venti che videro la stessa Italia sottoposta a un’autopsia politica e sociale che ne segnò per sempre un destino marchiato da quelle ferite che dai singoli si estesero alla intera collettività e viceversa, in uno scambio quasi rituale di lugubre violenza.
Gli Autori, come eterni Semmelweiss, vanno in cerca dell’origine del male, consapevoli che per batterlo non sarà sufficiente una banale asepsi dei corpi, bensì una, ben più difficile, delle anime. E il lettore, avvolto nella lucida oscurità di questa metalettura, ne rimarrà segnato nel profondo.
Un libro.
I marmi, di Carlo Campani e Paolo Cecchini (Narcissus).

venerdì 16 maggio 2014

I trent'anni di Manni Editori

Trent'anni sono passati da quando nel 1984 Piero Manni e Anna Grazia D'Oria fondarono la Manni Editori. Poesia, narrativa, saggistica, la rivista l'immaginazione, la collaborazione con gli artefici della filologia moderna Maria Corti e Cesare Segre. Trent'anni di produzione editoriale invidiabile, testarda, coraggiosa, un esempio che fa testo nel mondo dell'editoria italiana. Sono molto legato a questa casa editrice. Nel 2008 proprio per i loro tipi uscì il mio primo romanzo Notte di nebbia in pianura. Questi trent'anni li sento un pochino anche miei.

mercoledì 14 maggio 2014

Agente Letterario 3.0 Reloaded

Errant Editions dà alle stampe la versione reloaded di Agente Letterario 3.0 di Carla Casazza
Tra 24 ore in tutti gli store online. Stay tuned!

Scrivi? Vuoi sapere come muoverti? Vuoi qualche indicazione che non tutti sanno? Allora questo è il libro per te.
Si tratta di un testo  breve, appassionato, gradevolissimo, indispensabile per qualsiasi aspirante scrittore, utile per gli editori e per chiunque sia interessato alla cultura e voglia cogliere le mutazioni del modo in cui si narrano, si diffondono e si valorizzano le storie nel contemporaneo.
Con questo libro ci si orienta meglio, è  una bussola efficacissima e di agile lettura.

Nella quarta di copertina della prima edizione Angelo Ricci, scrittore, blogger, critico, vicedirettore editoriale di Errant Editions scrisse: "Mutazioni che dal web si riverberano ormai da tempo nell'editoria attraverso un feedback infinito. Editoria digitale, ebook, self publishing, social network, litblog e scritture condivise sono le nuove frontiere della narrazione. Editori, scrittori e tutte le altre figure della filiera
editoriale devono affrontare queste sfide in modo professionale."
Lo stesso Angelo Ricci mesi fa pensò che fosse il momento di una nuova versione.
Si tratta davvero di uno strumento prezioso scritto da un'eccellente professionista con leggerezza e competenza.
La prima versione di questo interessante, originale saggio, è del 2012.
Carla sa, come sapevamo anche noi, che il suo lavoro e il ruolo dell'agente letterario nel contemporaneo è fluido, in costante cambiamento se vuole essere vincente. Lei mette in pratica questo principio ogni giorno
Quello che era valido due anni fa, nel 2014 ha assunto diverse sfumature.
Adesso, potete leggerle e conoscerle

Carla Casazza, giornalista pubblicita, si occupa da vent'anni di comunicazione e uffici stampa.
A questa attività affianca quella di agente letterario, editor e manager editoriale.
Ha pubblicato due saggi storici, Governo ed amministrazione ad Imola nella prima età moderna (ormai esaurito) e Montecuccoli 1937-38. Viaggio in Estremo Oriente (Bacchilega Editore, 2006), la raccolta di racconti Scritto sull'acqua (Narcissus Self Publishing, 2012) e il saggio Agente Letteario 3.0 (Errant Editions, 2012).
Fa parte del collettivo SIC (Scrittura Industriale Collettiva) che ha pubblicato il romanzo In territorio nemico (Minimum Fax, 2013).
Collabora con Critica Letteraria e Bookavenue.

sabato 10 maggio 2014

Officina Marziani sbarca su Facebook e Twitter

Officina Marziani, la collana di narrativa della Antonio Tombolini Editore, collana diretta da Michele Marziani, procede sempre più speditamente e sbarca sui social network. Ecco la pagina Facebook e l'account Twitter. 
Tra poco in questa collana uscirà il mio nuovo romanzo Sette sono i re. Stay tuned!



mercoledì 7 maggio 2014

La seconda edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza

Come si scriveva sui giornali di una volta, ricevo e volentieri pubblico.

IL REGOLAMENTO DEL PREMIO

Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza II edizione 2014/2015

1.ª
I PARTECIPANTI

Il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza è riservato agli autori, esordienti e noti, di qualsiasi nazionalità, che presentino un’opera di narrativa letteraria inedita, scritta in lingua italiana.

Gli autori che abbiano già vinto il Premio sono esclusi dal concorso.

Sono esclusi anche coloro che non rispettano i termini e le condizioni di presentazione delle opere stabiliti dal Premio.

2.ª
LE OPERE
Il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza è riservato a opere di narrativa letteraria inedite, scritte in lingua italiana, che abbiano la forma del romanzo. Raccolte di racconti, poesie, saggi e testi teatrali sono esclusi dal Premio.

Non sono ammesse al concorso le opere di generi quali il giallo, il romanzo poliziesco, il fantasy, il memoir.

Le opere concorrenti devono essere rigorosamente inedite. Sono escluse perciò dal Premio opere già pubblicate integralmente o parzialmente in formato cartaceo, on line, on demand, sotto forma di self-publishing, in e-book.

Le opere concorrenti non sono tenute a rispettare alcun limite massimo/minimo di lunghezza.

Tutti gli elementi formali come interlinea, battute per pagina, carattere, impaginazione, formato e rilegatura sono a discrezione dell’autore.

Gli autori possono partecipare al Premio con più di un dattiloscritto. Ogni opera deve essere presentata separatamente e secondo le regole di spedizione riportate nel bando di concorso. 

3.ª
PRESENTAZIONE DELLE OPERE AL PREMIO

Gli scrittori che desiderano concorrere al Premio dovranno spedire entro il 13 Febbraio 2015 (fa fede il timbro postale, ed è compresa la data del 13) il dattiloscritto in duplice copia a NERI POZZA EDITORE, via Fatebenefratelli, 4, 20121 Milano, attraverso una raccomandata postale con ricevuta di ritorno, specificando sulla busta “Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza”.

La ricevuta di ritorno attesta l’avvenuta ricezione ed è la sola garanzia per l’autore. Non è infatti possibile chiedere alla casa editrice di confermare la ricezione delle opere inviate.

Ogni opera dovrà essere firmata (firma in calce alla prima pagina dell’opera) con nome e cognome dell’autore o con pseudonimo. In questo secondo caso è necessario specificare che si tratta di pseudonimo. Ogni opera dovrà essere accompagnata da una busta a parte su cui sia riportato il nome e cognome o pseudonimo dell’autore contenente la seguente documentazione:

i) Identificazione dell’autore (nome e cognome e, nel caso lo si utilizzi, lo pseudonimo indicato sull’opera) e titolo dell’opera presentata.

ii) Domicilio e numero di Carta di Identità o passaporto o qualsiasi altro documento ufficiale di identificazione.

iii) Contatti: numero di telefono, indirizzo email

iv) Dichiarazione del carattere originale dell’opera che si presenta.

v) Dichiarazione della piena titolarità dei diritti dell’opera da parte dell’autore.

vi) Dichiarazione di accettazione da parte dell’autore di tutte le condizioni stabilite dal Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza.

vii) Data e firma.

La busta dovrà essere sigillata solo per le opere presentate sotto pseudonimo, e rimarrà senza eccezioni sigillata, tranne nel caso in cui l’opera venga selezionata come finalista o vincitrice del Premio.
NERI POZZA EDITORE terrà informati i partecipanti al Premio attraverso comunicati stampa e attraverso il proprio sito web www.neripozza.it .

4.ª
TITOLARITÀ, ORIGINALITÀ E DIVULGAZIONE DELLE OPERE

La presentazione di un’opera al concorso implica necessariamente l’accettazione totale delle seguenti condizioni da parte dei partecipanti:

1. L’autore acconsente alla eventuale divulgazione di estratti dell’opera sulla stampa e sui media italiani.

2. La garanzia da parte del partecipante, che solleva da qualsiasi responsabilità Neri Pozza Editore, della titolarità e originalità dell’opera presentata e inoltre che essa non sia copia o modificazione totale o parziale di altra opera propria o altrui.

3. La garanzia da parte del partecipante, che solleva da qualsiasi responsabilità Neri Pozza Editore, del carattere inedito in tutto il mondo dell’opera presentata e della esclusiva titolarità da parte del concorrente dei diritti di sfruttamento dell’opera, senza limitazione o onere alcuno sulla stessa nei confronti di terzi, e la garanzia che essa non sia stata presentata a nessun altro concorso in attesa di risoluzione.

La presentazione dell’opera di per sé sola garantisce l’impegno da parte del suo autore a non ritirarla dal concorso.

5.ª
COMITATO DI LETTURA

Il Comitato di Lettura sarà composto dai seguenti membri liberamente designati da NERI POZZA EDITORE

LUIGI BERNABÒ, agente letterario
FRANCESCO DURANTE, giornalista e critico letterario
STEFANO MALATESTA, giornalista e scrittore
SILVIO PERRELLA, critico letterario
ROMANA PETRI, scrittrice
SANDRA PETRIGNANI, scrittrice
GIUSEPPE RUSSO, direttore editoriale
MARCO VIGEVANI, agente letterario

Il sistema di analisi, selezione e valutazione delle opere presentate sarà insindacabilmente stabilito da NERI POZZA EDITORE.

Una commissione designata da NERI POZZA EDITORE realizzerà la lettura di tutte le opere ammesse al concorso e sceglierà le dodici opere che considererà migliori.

La longlist delle dodici opere selezionate sarà ufficialmente annunciata nel mese di giugno 2015.

Queste dodici opere saranno sottoposte a lettura e valutazione del COMITATO DI LETTURA che sceglierà, a suo insindacabile giudizio, le cinque opere finaliste, che saranno ufficialmente annunciate nel mese di settembre 2015.

Qualsiasi deliberazione del COMITATO DI LETTURA sarà segreta.

NERI POZZA EDITORE non risponde delle opinioni manifestate dal COMITATO DI LETTURA o da qualunque suo membro, prima o dopo l’assegnazione del Premio, in relazione a qualsiasi opera presentata.

6.ª
PREMIO
L’autore dell’opera vincitrice del Premio ha diritto a un assegno di 25.000 euro e alla pubblicazione dell’opera da parte di NERI POZZA EDITORE. Il concorso non potrà essere dichiarato deserto né si potrà ripartire il Premio tra due o più opere

La decisione del COMITATO DI LETTURA, che sarà inappellabile, sarà resa pubblica nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo durante il mese di settembre 2015. 

7.ª
CESSIONE DEI DIRITTI DI SFRUTTAMENTO DELL’OPERA

Il conseguimento del Premio da parte dell’autore dell’opera vincitrice implica che l’autore ceda in esclusiva a NERI POZZA EDITORE tutti i diritti di sfruttamento dell’opera, intendendo con questi i diritti di riproduzione parziale e totale dell’opera in qualsiasi forma, tipografica, elettronica e digitale in Italia e nel mondo.

L’autore dell’opera vincitrice si obbliga a sottoscrivere un regolare contratto di edizione e qualsiasi documento utile alla corretta formalizzazione della cessione dei diritti di sfruttamento dell’opera.

8. ª
RESTITUZIONE DEI DATTILOSCRITTI

I dattiloscritti pervenuti non saranno restituiti agli autori non premiati e in nessun caso sarà possibile richiedere copia delle schede di lettura realizzate per la valutazione dell’opera.

Per quanto qui non espressamente previsto, il presente concorso letterario deve ritenersi disciplinato dalle norme del Codice Civile. Il concorso letterario, in particolare, non è soggetto alla disciplina del DPR 430/2001 relativo al regolamento concernente la disciplina dei concorsi e delle operazioni a premio, avendo ad oggetto la produzione di un’opera letteraria per la quale il conferimento del premio rappresenta un riconoscimento di merito personale e, di conseguenza, opera la fattispecie di esclusione di cui all’art. 6 comma 1 lettera a) del DPR 430/2001.

CONTATTI:
premio.neripozza@neripozza.it   

lunedì 5 maggio 2014

L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, di Romain Puértolas (Einaudi)

Questo Vecchio Mondo, questa Europa, così ammantata di secolari tradizioni, di arte, di monumenti, di paesaggi infiniti, di guerre mondiali e sofferenze. Questo continente oggi meta di speranze e di immigrazione, imposte da tragiche mutazioni di economia globalizzata e di guerre sanguinose e dimenticate in paesi di decolonizzazione anni Sessanta preda spesso di gruppi di potere che si dividono ricchezze sulla pelle di popolazioni dagli occhi pieni di morte. Questa Europa che noi europei per primi sentiamo sempre un po’ da operetta, un po’ da Giochi senza frontiere alla Gennaro Olivieri e alla Guido Pancaldi, questa Europa da elites strasburghesi di burocrazie tecnocratiche, da forzieri svizzeri e da banlieues e da periferie britanniche alla white riot di clashana memoria. Questa Europa da giallisti scandinavi, da curie papali alla Roma senza Papa di morselliano ricordo, da pianure germaniche, da Ikea, insomma. Ed è questa Europa, che Tamerlano considerava solo una piccola penisola asiatica, che fa da sfondo a questo romanzo imperdibile. Romain Puértolas compone una sinfonia di voci disperate e ironiche, di avventure mirabolanti alla Alphonse Daudet a alla Jules Verne, di trame alla Dickens (il miglior Dickens del Circolo Pickwick, of course), di sentimenti e di esami di coscienza. Perché è un vero e proprio esame di coscienza quello che l’Autore, con la potenza di una trama solo apparentemente leggera, ma in realtà pregna di analisi sulla nostra contemporaneità, ci costringe a compiere, delineando un percorso picaresco che si snoda attraverso Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Libia, sponde eterne di quel Mediterraneo che Henri Pirenne vedeva come un lago, in compagnia di vendicativi taxisti gitani, di madri e figlie preda di immaginari da gossip televisivo estremo, di immigrati che vivono con stoica sopportazione le loro giornate alternativamente prigionieri di rimorchi di tir o di posti di polizia di frontiera, di attrici da red carpet festivaliero e da Promenade de la Croisette, di poliziotti britannici di origine indiana che sono più realisti del re e di editori e di agenti cinematografici che, a loro volta, sembrano buyer da milanese settimana della moda. Un esame di coscienza che, spronati da questa lettura, abbiamo il dovere di compiere sulla nostra realtà, sul nostro essere europei in questo istante storico così denso di contraddizioni pubbliche e private. E la grandezza di questo romanzo sta proprio nell'aver saputo declinare con grande maestria quel fine umorismo che è poi l’arma dei grandi scrittori.
Un libro.
L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, di Romain Puértolas (Einaudi).